VERSILIA. Centina di serre e strutture scoperchiate dalle potentissime raffiche di vento di questa notte ma anche olivi e alberi da frutto “sradicati”, vigneti piegati ed enormi disagi per le aziende. Paralizzate le attività. Il ciclone ha colpito duro in tutta la Versilia, terra a forte vocazione orto florovivaistica importante dove operano centinaia di piccole aziende e cooperative, da qualche anno protagonista negativa del maltempo. A fornire un primo bilancio è Coldiretti Lucca (info su www.lucca.coldiretti.it) già operativa dalle prime ore della mattina con le proprie strutture zonali. “Il quadro – commenta Cristiano Genovali, Presidente Provinciale Coldiretti – è tragico: l’area colpita, che va da Forte dei Marmi e dalla vicina costa apuana fino a Viareggio, è molto estesa. Nelle ultime ore sono arrivate numerose segnalazioni anche dalla Piana di Lucca”.

A Camaiore Agostino Marsili, 37 anni, ha cercato fino a quando ha potuto di salvare il salvabile. Alle 2.30 era già in azienda agricola a tentare di “chiudere” le falle nelle sue serre. “Quando ho capito che stava diventando pericoloso – racconta – ho lasciato e sono tornato in casa”. Poche ore dopo lo scenario sarebbe stato dolorosissimo. Tre delle cinque serre senza tetto o in parte, 2.500 piante di pomodoro appena trapiantate che avrebbero dovuto essere pronte per aprile perse o compromesse, così come un migliaio di piante di zucchine che avrebbe raccolto tra meno di una settimana ed altrettante piante di baccelli. “Sono preoccupato per il freddo: se non riusciremo a chiudere le falle per bene non riusciremo nemmeno a salvare quello che resta. Siamo stati anche sfortunati: le serre danneggiare erano quelle con le produzioni più importanti”.

Ancora difficile da stimare il danno subito dall’azienda Manolo Salleo, sempre a Camaiore. Il vento ha strappato via le copertura in nylon di quasi 10mila metri di serre e resi inutilizzabili gli impianti di irrigazione. 300mila le piante primaverili, come i gerani, oraFoto Ciclone Serre 3 (1) sono all’aria aperta. Il pericolo sono le basse temperature serali che rischiano di danneggiarle. “Ci serviranno diversi giorni per riparare le serre. Mi ci piglia la disperazione. Sembra che sia passato un uragano”.

E’ una vera ecatombe di alberi “estirpati” a Segromigno in Monte. Il vento ha “scalzato”, se non addirittura spezzato, decine di alberi dell’azienda agricola Giambastiani specializzata nella produzione di verde ornamentale come il ruscus. Drammatico il quadro generale con centinaia, forse migliaia di alberi, caduti in strada, su case ed auto,linee elettriche e telefoniche saltate, famiglie “prigioniere” nelle proprie abitazioni ed impossibilitate a raggiungere i posti di lavoro.

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ultimo aggiornamento: 05-03-2015


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