VIAREGGIO. “La situazione della Viareggio Porto è centrale per tutta la città di Viareggio e non solo per chi vi lavora, ma per tutta la cittadinanza: la nautica che viene accolta va da imbarcazioni da 5 a 16,5 metri e si rivolge sia ad una vasta fetta della popolazione di ceto medio che a chi ha imbarcazioni più importanti”. È quanto affermano Massimiliano Bindocci, responsabile versiliese della Cgil provinciale di Lucca, e Daniela Ricchetti della Filcams-Cgil di Lucca.

“L’importanza strategica del porto per il futuro della città è enorme, a nostro parere è ovvio che la gestione delle concessioni e le scelte che su di esser saranno fatte sono importantissime.

“Dunque il sindacato e le maestranze chiedono che in primo luogo si faccia quanto possibile per scongiurare il fallimento, valutando in tutti i modi la possibilità di sostenere con successo il concordato, e tenendo conto che il patrimonio della società – comprendendo nel patrimonio le concessioni – la Madonnina con 600 posti barca, il triangolino, Torre del Lago il porticciolo, la cosiddetta ‘Ceina’, la banchina Antonini ed altri tratti – dovrebbe essere superiore ai debiti, per lo meno da quanto si apprende, verificando poi anche bene alcuni debiti quanto siano attuali.

Foto Versiliatoday
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“In secondo luogo occorre una grande trasparenza nella comunicazione dei debiti e della situazione patrimoniale, visto che si tratta di un bene fondamentale per la città, in tal senso apprezziamo il lavoro del commissario, e crediamo che si debba completare. In terzo luogo crediamo che debba essere mantenuta la continuità dell’attività e che le concessioni debbano rimanere in mano pubblica, cosicché in caso di eventuali acquisizioni, passaggi o nuove assegnazioni sia l’interesse pubblico a determinare regole, condizioni e criteri. Altra cosa fondamentale è che in questi passaggi vengano mantenuti i livelli occupazionali ed anzi vengano create le condizioni per favorire lo sviluppo.

“Facciamo altresì presente che attualmente la sensazione è che ci sia una poca attenzione alla economicità della società, ci sono giacenti diverse domande di assegnazioni che se evase velocemente potrebbero portare molte risorse, inoltre l’attività è fortemente in difficoltà perché mancano le strutture essenziali per lavorare – gommone bucato, pontili rotti, impianto antincendio con problemi – ed addirittura in alcuni pontili in questi giorni non c’è energia elettrica, non per il vento, ma per le bollette insolute. Infine a fine maggio scadono due contratti a tempo determinato su cui abbiamo segnalato irregolarità chiedendo di sanarli, le risposte negative fino ad oggi ci costringono ad aprire dei contenziosi i cui costi sono a nostro giudizio evitabili.

“Pertanto chiediamo che si proceda secondo queste richieste e che si apra un confronto nella massima chiarezza con il commissario ed il liquidatore a garanzia dei lavoratori e dell’attività portuale.

“Il personale, in attesa di risposte, proclama lo stato di agitazione e si riserva iniziative anche eclatanti a partire dal week end di Pasqua”.

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