CAMAIORE. Questa mattina, in occasione del transito della seconda tappa della Tirreno – Adriatico, lungo la SP1 Lucca Camaiore, sono comparsi svariati cartelli lungo il percorso contro la decisione di chiudere l’ufficio postale di Valpromaro.

Sul muro della Farmacia è stato poi appeso uno striscione che chiama in causa direttamente il Presidente del Consiglio. “LA POSTA NON SI SPOSTA! RENZI INTERVIENI!”

“Consapevoli infatti del livello della questione – scrive il comitato paesano – invitiamo il Governo ad assumere una posizione definitiva che elimini una volta per tutte il rischio di un ulteriore impoverimento dei servizi nei territori rurali. L’arroganza e l’arbitrarietà con cui dimostra di comportarsi l’azienda pubblica Poste Italiane s.p.a., devono essere immediatamente fermate. Il governo si pronunci senza indugio in difesa dei servizi, del loro accesso ai cittadini che popolano le zone collinari e montuose del paese. Intanto nelle prossime ore il Comitato paesano procederà protocollando ai Comuni di Camaiore e Massarosa, alla Provincia e alla Prefettura e inviando ai direttori della filiale di Lucca, al responsabile regionale per la Toscana e all’amministratore delegato di Poste Italiane s.p.a. Francesco Caio, i plichi contenenti la petizione popolare. Oltre 850 nomi e cognomi di cittadini del paese, delle Seimiglia, della Valfreddana e delle colline di Massarosa; una cittadinanza stanca di vedere i propri territori sempre più poveri di servizi e determinata a combattere ad ogni costo questa battaglia di civiltà, contro la miopia e la sfrontatezza di manager e privilegiati. Si fa inoltre presente che è nato un coordinamento toscano che raccoglie Comitati, degli enti e delle associazioni coinvolte nello scellerato piano di tagli di poste. E’ su facebook e si chiama: POSTE NON PASSERA”.

Intanto il Comune di Camaiore avvisa che ricorrerà al Tar “contro la decisione di Poste Italiane s.p.a. di chiudere l’Ufficio Postale di Valpromaro. La decisione è stata presa con la delibera di giunta dell’11 marzo scorso. Le spese legali saranno sostenute in quota parte con il Comune di Massarosa che ricorre congiuntamente.  Il Comune di Camaiore tutelerà in tutte le sedi l’interesse dei cittadini delle Seimiglia a mantenere un servizio essenziale sul territorio”.

Ieri un altro striscione era apparso lungo il percorso della gara per sfruttare la scia mediatica, quello che chiedeva verità sulla vicenda Pantani.

(ultimo aggiornamento ore 17.06)

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