VIAREGGIO. Un 2015 fervido d’importanti iniziative, quello della Fondazione Matteucci per l’Arte Moderna. Se il successo della mostra dedicata agli anni ruggenti di Moses Levy è alle spalle (si è appena conclusa l’edizione fiorentina negli spazi della Fondazione Bardini e Peyron), subito si punta ad un nuovo progetto ospitando,  dal 28 marzo al 3 maggio, nel villino Liberty di via D’Annunzio una raffinata selezione di dipinti di Ulvi Liegi (anagramma di Luigi Levi), personalità tra le più originali ed innovative della generazione toscana a cavallo del XIX-XX Secolo. La rassegna, in questo caso ideata e promossa dalla Società di Belle Arti, oltre a proporre alcuni dipinti celebri, s’impone per altri riconducibili al periodo di più stretta consonanza con il postimpressionismo, scoperto nei ripetuti viaggi parigini. Emerge un volto sorprendentemente inedito di Ulvi Liegi, al di là degli stereotipi.

Inaspettata sorpresa è il ritratto dedicatogli dall’amico Corcos, autentico documento del sodalizio giovanile, assente dalla mostra monografica allestita alla Fondazione Bano di Padova in quanto emerso solo di recente

L’iniziativa clou alla quale la Fondazione Matteucci sta da tempo lavorando è la mostra Lega. Storia di un’anima. Aggiunte al catalogo, in programma per la  prossima estate (27 giugno-1 novembre 2015). L’evento trova ragione nel far conoscere un significativo numero di dipinti di uno dei grandi maestri della cultura figurativa macchiaiola, scoperti dopo la pubblicazione del catalogo generale curato da Giuliano Matteucci (Giunti Editore, 1987).

Di particolare rilievo un ciclo di opere mai viste commissionate a Lega da una delle famiglie a lui più vicine. La mostra si avvarrà anche di capolavori concessi da importanti Istituzioni Pubbliche, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Galleria dell’Accademia di Firenze, il Museo Civico di Prato, il Comune di Peschiera del Garda.

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