VIAREGGIO. Un Carnevale con più maschere isolate, qualche taglio su carri di seconda categoria e mascherate di gruppo e avanzamenti e retrocessioni dei costruttori in concorso su base biennale: è quello che Stefano Pozzoli, commissario straordinario della Fondazione Carnevale, intende lasciare in eredità una volta che sarà concluso il suo mandato. Ed è quello che carristi e mascheratisti contestano e appoggiano allo stesso tempo.

Le proposte di Pozzoli… Tutto nasce dall’incontro che si è tenuto questa mattina tra una delegazione dell’Assocostruttori, il collettivo che raccoglie la maggior parte delle aziende artigiane che operano nel mondo del Carnevale, e lo stesso Pozzoli. Il commercialista fiorentino ha presentato ai maghi della cartapesta le sue idee. La prima prevede una riduzione di spesa di 70mila euro – e non più 100mila come ventilato nei giorni addietro – alla voce “cartapesta” così ripartito: 10mila euro in meno per i premi in denaro spettanti ai vincitori delle varie categorie, 60mila euro da decurtare sui compensi per seconda categoria e mascherate di gruppo. Pozzoli, infatti, ha ribadito questo pomeriggio nel corso dell’inaugurazione della nuova sede della Fondazione Carnevale che non ci saranno tagli sui carri di prima categoria. Per quanto riguarda avanzamenti e retrocessioni, il commissario vorrebbe ripristinarle già dal 2016: “Vorrei tenere conto dei risultati conseguiti nelle ultime due edizioni – 2014 e 2015 – e sommarli alle graduatorie del prossimo Carnevale: tra un anno, insomma, al termine della lettura dei verdetti sapremmo chi viene promosso e chi, invece, viene relegato nella categoria inferiore”.

Fotomania
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…e quelle dei carristi. A Fabrizio Galli, presidente dell’Assocostruttori, non piace l’idea di ritoccare il montepremi: “Non sarebbe una scelta meritocratica. Io mi sono permesso di fare una proposta: perché non coinvolgiamo alcune aziende e leghiamo i singoli premi a sponsor?”. Su avanzamenti e retrocessioni Galli concorda sull’applicazione del meccanismo ogni due anni. Dissente, invece, sulla tempistica: “Basarsi sui risultati conseguiti nel 2014 e 2015 sarebbe una forzatura: chi si è piazzato meglio è al riparo dalla retrocessione. Credo sia più giusto far ripartire tutti da zero e considerare ai fini del meccanismo solo le classifiche del 2016 e del 2017, proseguendo poi su base biennale: nel 2013, 2014 e 2015 sono stati redatti bandi annuali senza avanzamenti e retrocessioni perché il Comune non poteva fare un piano pluriennale sul Carnevale”.

Quante maschere isolate? Pozzoli starebbe pensando di raddoppiare il numero di maschere isolate – che passerebbero da dieci a venti – in modo da rintuzzare il “vivaio” del Carnevale. I carristi, tuttavia, vorrebbero apportare alcune novità. La prima: la categoria sarebbe vista come una sorta di “scuola della cartapesta”, dove i partecipanti vengono seguiti passo passo dai più esperti carristi. Che non solo sceglierebbero chi ammettere al concorso, ma giudicherebbero anche le maschere isolate, senza ricorrere a una giuria esterna come nel caso dei carri di prima e seconda categoria e delle mascherate di gruppo.

Regalo inatteso. Durante l’inaugurazione della nuova sede della Fondazione i giornalisti presenti hanno assistito ad un curioso siparietto: Galli si è avvicinato a Pozzoli dicendogli “Caro commissario, abbiamo un omaggio per lei”. Si trattava di un paio di forbici (“spuntate”, come ha voluto precisare il carrista) per ironizzare sulla sua volontà di tagliare 70mila euro dal capitolo di spesa per le costruzioni. Il commissario ha sorriso, ma sembra comunque intenzionato a non mollare la presa: “Voglio approvare il nuovo bando entro un mese”.

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Taglio del nastro per la nuova sede della Fondazione Carnevale alla Cittadella (foto)

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