VIAREGGIO. Era scritto nelle stelle che Angelo Buglio avrebbe in qualche modo coronato il sogno di vestire la casacca della squadra della città in cui è nato e cresciuto e dove vive tuttora. In pochi lo ricorderanno, ma il figlio dell’ex allenatore bianconero Francesco faceva parte del gruppo di giocatori in ritiro a Borgo a Buggiano prima che l’Esperia Viareggio si vedesse respingere la domanda di ammissione al campionato di Lega Pro.

Dalla vecchia C1 all’Eccellenza è stata una caduta rovinosa. Ma Buglio, condottiero indomito, non si è perso d’animo. Anzi: la sfida di riportare subito in alto il Viareggio lo intrigava. E con dodici gol è, assieme a Scandurra, il capocannoniere della squadra volata dritta dritta in Serie D. “Quali sono stati i miei gol più belli della stagione? Sicuramente la punizione contro il Real Forte dei Marmi al ritorno e il gol di due domeniche fa contro l’Urbino Taccola. Per me è stata un’annata incredibile: non segnavo mai di testa e in pochi mesi ne ho fatti un paio…”.

Buglio dedica il successo “a tutti i tifosi che ci hanno sempre sostenuto” e si sofferma sul fascino che ha per un viareggino vestire il bianconero. “Per me è una grande gioia festeggiare questo traguardo: avevo sempre cullato il sogno di giocare a Viareggio e ce l’ho fatta. Questi colori non hanno davvero categoria”. E per il prossimo anno? “Io spero di rimanere. La differenza tra Serie D ed Eccellenza non è abissale, con qualche innesto mirato possiamo toglierci altre soddisfazioni”.

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ultimo aggiornamento: 01-04-2015


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