SERAVEZZA. “È con profondo rammarico che devo intervenire sulle dimissioni di Davide Monaco, palesate in occasione dell’ultimo consiglio comunale. Ovviamente non voglio entrare nel merito delle motivazioni personali e professionali che lo hanno spinto a dimettersi. Al contrario, però, c’è molto da dire sulle altre motivazioni elencate da Monaco e sulle modalità con le quali si è congedato, tutto caratterizzato da una vera e propria caduta di stile”. Lo scrive Claudio Paoli, capogruppo consiliare di “Unione dei cittadini di Seravezza”.

“Prima di tutto è inaccettabile ed ingiusto usare come scusa la presunta poca considerazione e indifferenza da parte della maggioranza nei confronti dell’opposizione e delle loro proposte. In questi anni il nostro gruppo consiliare e l’Amministrazione comunale hanno sempre dimostrato disponibilità e apertura al dialogo con la minoranza, senza mai imporre nessuna scelta, ovviamente, però, cercando di rispettare il proprio programma, i propri obiettivi e il mandato affidato dalla gran parte dei cittadini. Probabilmente Monaco, invece di cercare di scaricare la responsabilità sulla maggioranza, dovrebbe domandarsi il perché dello scarso successo politico suo e del proprio gruppo consiliare. Dovrebbe chiedersi come mai la propria azione politica è stata così poco incisiva in questi anni e il perché non abbia riscontrato molta fiducia da parte degli elettori. Certamente non è colpa della maggioranza politica che da 15 anni governa il comune di Seravezza.

“Fin dall’inizio del suo intervento ha indossato l’abito del giudice morale, dando lezioni a tutti gli assessori e consiglieri, accusandoli di poca trasparenza e scarsa autonomia politica in ogni scelta amministrativa presa in questi anni. Ha insinuato sospetti e messo in dubbio la buona fede di chi ha amministrato in questi anni il territorio con passione ed onestà assoluta.

“Un intervento molto deludente dal punto di vista politico e personale, scivolato verso il basso man mano che procedeva verso la fine. Il punto più basso lo ha toccato, quando si è permesso di esprimere giudizi e dare voti ai consiglieri, assessori e sindaco, trasformando il consiglio comunale in un salottino personale.

“Una scelta molto infelice, a mio modo di vedere, che ha portato le sue dimissioni al livello di un teatrino, una sceneggiata da cabaret di bassa categoria. Dare voti, sia negativi che positivi – non è questo il punto perché ognuno può avere la propria opinione – sull’operato di persone che impegnano il loro tempo professionale, perché non solo Monaco lavora, e personale, sempre in buona fede, cercando di fare tutto al meglio delle proprie possibilità, è una delle cose più tristi, ingiuste e offensive che si possa fare. Ripeto, una vera e propria caduta di stile da parte di Monaco, che avrebbe potuto scegliere tanti altri modi per congedarsi dal proprio ruolo di consigliere, ma ha scelto quello meno rispettoso per l’istituzione che fino a quel momento stava rappresentando. Un’occasione persa, veramente”.

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ultimo aggiornamento: 02-04-2015


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