VIAREGGIO. “La decisione dell’azienda Polo Nautico di presentare ricorso contro il diniego dell’Autorità Portuale all’istanza di frazionamento dell’area ci lascia quantomeno perplessi ed increduli”. Lo afferma Mauro Rossi, segretario provinciale della Fiom-Cgil.

“Non entriamo, al momento, nel merito delle motivazioni usate da Polo Nautico per motivare il proprio ricorso. Diciamo soltanto e con forza, che meglio farebbero gli amministratori del consorzio a non perdere tempo con le carte bollate e a concentrarsi invece sui tanti e ben più gravi problemi che continuano ad esistere in tale area. Primo fra tutti il fatto, inaccettabile, che alcuni capannoni risultano essere occupati ed inutilizzati, mentre altre aziende hanno commesse in mano e non sanno come e dove realizzarle.

“La decisione dell’Autorità Portuale è stata il frutto di una discussione che ha giustamente coinvolto la città e che ha avuto il consenso motivato di tutti gli enti e le istituzioni interessati: tale decisione non ha certo chiuso il dibattito su come sia possibile rilanciare un’area come quella in questione, che è ovviamente stategica per la città e la nautica. E’ su questo che fin da subito ci siamo dichiarati disponibili a confrontarci e a valutare le varie possibilità, è di questo che invitiamo anche gli imprenditori della Polo Nautico ad occuparsi proficuamente.

Mauro Rossi“Consideriamo importante, per un corretto e trasparente governo del porto e delle attività che in esso si svolgono – in primo luogo quelle attinenti alla nautica – che il regolamento per la gestione delle concessioni in area portuale sia approvato quanto prima.

“Abbiamo avuto modo, durante un incontro, di ribadire al segretario dell’Autorità portuale Fabrizio Morelli la nostra posizione e le nostre perplessità in merito alla bozza che finora è circolata. Riteniamo infatti che non sia né comprensibile né giusto che esistano due modalità diverse in ordine alla comparazione delle istanze (nel caso di nuova concessione e nel caso di rinnovo di concessione).

“La comparazione in merito al canone e all’offerta economica può anche esserci ma non può avere carattere predominante. Nella valutazione dei diversi piani industriali devono essere chiariti in anticipo gli elementi che verranno considerati e per noi è fondamentale l’entità del lavoro e dei livelli occupazionali che i vari piani potranno generare.

“L’avere o non avere alcune certificazioni – come la certificazione antimafia – non può portare ad un punteggio più o meno alto ma deve essere motivo di inammissibilità. Infine, bisogna prevedere e regolamentare il caso in cui il concessionario venga interessato da fallimento o da altre procedure concorsuali”.

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ultimo aggiornamento: 02-04-2015


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