CAMAIORE. “Abbiamo letto le dichiarazioni fatte dall’amministrazione Comunale di Camaiore in merito alla tassazione locale e riteniamo opportuno fare le
seguenti considerazioni. Le nostre organizzazioni sindacali trattano da anni le politiche sociali dei Comuni facendo spesso accordi, e quindi condividendo le logiche con cui si fanno le esenzioni ed agevolazioni sulle tasse locali, oltre a trattare le politiche sociali e quanto altro si può fare a tutela delle categorie più deboli. Questo accade anche a Camaiore, dove anche recentemente abbiamo fatto diversi incontri, ed abbiamo apprezzato che a fronte di una riduzione di risorse c’è una volontà dell’amministrazione di mantenere una spesa sociale simile a quella attuale e un impegno a non aumentare le imposte”.

Lo scrivono Cgil, Cisl e Uil, che precisano. “Riteniamo però opportuno integrare quanto dice il sindaco specificando le nostre posizioni come organizzazioni sindacali locali confederali e dei pensionati e sottolineando alcuni aspetti che, come abbiamo fatto emergere negli incontri cui partecipa sia il sindaco Del
Dotto che l’assessore al sociale Carrara, potrebbero essere migliorati nel sistema di tributi locali, anche mantenendo saldi e stanziamenti invariati.

“In materia di TASI emerge la mancanza in tariffa di progressività delle imposta, non si tiene conto dei valori catastali, ne dell’ISEE dei cittadini, la aliquota e la esenzione sono uguali praticamente per ogni prima casa, le soluzioni potrebbero essere diverse, alcuni modelli sono presenti nei vari Comuni della Versilia e le proposte ci sono state. Una aliquota ed una esenzione uguale per tutti punisce chi ha case medie-piccole rispetto a chi ha abitazioni con valori catastali elevati. L’unica via di recuperare un po’ di equità è nel fondo di 30.000 € previsto nel regolamento TASI del Comune, che può restituire un po’ di quanto viene pagato dai cittadini ai meno abbienti, dunque per un giudizio positivo diventa decisivo questo fondo ed il sui funzionamento”.

“Sulla TARI quest’anno effettivamente c’è una piccola riduzione apprezzabile, ed uno sforzo politico importante nell’aver aperto un confronto con chi eroga il servizio per rimettere in discussione servizio e costi, ma deve essere anche detto che a seguito della riduzione delle domande di esenzione e riduzione lo stanziamento previsto per i meno abbienti è stato ridotto di quasi un quarto rispetto allo scorso anno, per cui gli spazi per ridistribuire ci sono.

“Infatti anche per la TARI la risposta di una maggiore equità dovrebbe stare in un fondo che lo scorso anno gestì l’ufficio sociale, che dava risposte ai soggetti monocomponenti con ISEE basso, ma che a nostro parere deve essere assolutamente rimpinguato ed attivato tempestivamente e che può restituire alle fasce più deboli ed ai nuovi poveri una parte di quanto pagato di TARI. La logica dei fondi diventa dunque decisiva per una valutazione complessiva del pacchetto delle imposte a Camaiore, su queste partite abbiamo un confronto aperto con l’amministrazione e degli affidamenti, che devono essere formalizzati”.

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