VIAREGGIO. “Ci siamo salvati abbondantemente…”. Alessandro Palagi è visibilmente emozionato, ma non rinuncia all’ironia. Ne fa spesso uso. Ha esperienza a sufficienza per realizzare la portata dell’impresa del Cgc, di nuovo tra le migliori quattro d’Italia. “Inizialmente non ci potevamo aspettare di arrivare così in alto – dice -, strada facendo però la squadra ha dimostrato di essere una realtà consolidata, capace di battere tre volte il Forte, due il Valdagno ed una il Breganze, oltre a raggiungere la finale di Coppa Italia”.

Frasi pronunciate con orgoglio, da chi non pretendeva la luna dai suoi giocatori. Semplicemente, dovevano gettare il cuore l’ostacolo. L’hanno fatto. Sempre. “Il Cgc non è composto da fuoriclasse strapagati”, ammette.

Adesso è difficile porsi limiti. Meglio “vivere alla giornata, pensando partita per partita”, alla conquista di nuovi traguardi, ancora più ambiziosi. “Sono orgoglioso di questi ragazzi, hanno dimostrato un attaccamento immenso ai colori. Sono stati impagabili. La città deve capire che è dallo sport e da questi risultati che si deve ripartire.

La dedica va “ai tifosi che hanno creduto nella società, senza mai abbandonarla, continuando a seguirla in silenzio”. Il Cgc non si fermerà. Diktat del presidente.

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ultimo aggiornamento: 23-04-2015


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