VERSILIA. Nuova puntata di A Spasso con Galatea, la rubrica dedicata all’arte, alla cultura, alla storia e alle tradizioni della nostra Versilia, realizzata grazie a Stefania e Tessa del blog Galatea Versilia.
Girovagando per il centro storico di Lucca vi potrà capitare di imbattervi nella pittoresca piazza dell’Anfiteatro costruita, come si evince anche dal nome, sui resti di un anfiteatro romano databile al II d.C.
Già, perché non bisogna dimenticare che Lucca è stata una colonia romana fondata intorno al II a. C. e proprio per questo la città ha restituito interessanti reperti, oggi visibili a villa Guinigi o reimpiegati nelle chiese.
L’anfiteatro lucchese sorgeva appena fuori dalle mura romane, aveva forma ellittica e la cavea, impostata su un doppio ordine di 55 arcate, poteva accogliere fino a 10.000 spettatori.
Con la fine dell’impero romano l’edificio cade in rovina: inizialmente usato come cava per la costruzione di altri edifici, in seguito si iniziano a “tirare su” case e costruzioni dagli usi più disparati come quello di deposito di sale, polveriera o carcere.
Nell’Ottocento l’architetto ducale Lorenzo Nottolini si dedica alla riqualificazione urbanistica della piazza sgombrando le costruzioni che occupavano l’area centrale e destinandola al mercato cittadino.
Oggi, entrando in piazza dell’Anfiteatro da una delle sue quattro porte, ancora si percepisce la forma ellittica dell’antico edificio, grazie alle abitazioni che, sorte sfruttando le arcate, delimitano il perimetro dell’area centrale. Nel periodo romano l’esterno doveva essere ricoperto da lastre di marmo, probabilmente lunense, e da svariate decorazioni dello stesso materiale. Dell’antico splendore rimangono alcune arcate in mattone e qualche resto marmoreo.
Oggi piazza dell’Anfiteatro, con le sue botteghine dai prodotti tipici e i suoi locali particolari, è una meta obbligata per i turisti. Per saperne di più vi aspettiamo per una visita guidata della città domenica 3 maggio (h 15.30 ritrovo davanti alla stazione di Lucca).
Tessa Nardini
