PIETRASANTA. “Con grande soddisfazione ho accolto la proposta di Massimo Mallegni di creare a Pietrasanta un Museo di respiro internazionale dedicato alla figura del grande M° Igor Mitoraj.
La nostra città, per tornare a crescere, deve pensare in grande perché solo le grandi cose godono di attenzione mediatica nazionale ed internazionale. Inutile sottolineare come tale Museo, realizzato al Mercato Coperto, possa attrarre un turismo culturale di alto livello. Pensiamo solo alle passate occasioni perdute, una su tutte Henry Moore, che pur avendo lavorato per tanti anni a Pietrasanta, amandola, non ha lasciato nessuna traccia del suo passaggio se non il vivido ricordo nelle maestranze (artigiani) e negli addetti ai lavori (laboratori del marmo e del bronzo)”.

A scriverlo è Massimiliano Simoni, l’ex assessore delegato e ex Presidente della Fondazione Versiliana.

“Sbaglierebbero, gli altri artisti e le gallerie, che vivono e lavorano nella nostra città, a vedere tale iniziativa come una loro diminutio. Oggi non si tratta di collocare una “lunetta” in una Chiesa, dove posso capire i legittimi dubbi e le perplessità di taluno (opportunità di commistione tra antico e contemporaneo), si tratta di realizzare un progetto ex novo per una grande comunità artistica.
Mi permetto, conoscendo abbastanza bene la materia, di suggerire una cosa a Mallegni e alla Giunta indicata dalla sua lista: se veramente ha cuore, e non ho dubbi che sia così, la valorizzazione di Mitoraj, colga l’occasione per rimuovere, con coraggio, la scultura “Torso” di Roberto Santo dalla rotonda sulla Via Unità d’Italia all’incrocio con Via Tonfano, evidente tentativo di emulazione/copia del M° polacco. Tale bronzo ingenera solo confusione e dubbi, e non rende giustizia a chi a Pietrasanta, non solo ci viveva, ma dava lavoro a tante maestranze (Santo chi l’ha visto più?). E Mitoraj stesso non faceva mistero di quanto dispiacere li avesse arrecato tale inopportuna installazione.
Propongo, anche, di installare open space un opera del M° Mitoraj sulla Marina di Pietrasanta, all’ingresso stesso del Comune, a Focette dove un tempo sorgeva l’opera/fontana del M° Porcinai, oggi rimossa perché in stato d’abbandono. Potrebbe essere l’inizio e parte integrante del percorso Museale, unitamente al “Centauro” nel centro storico, una sorta di preview di accoglienza per il nostro turista, una pietra miliare che segna l’inizio di un percorso d’arte e grande cultura”.

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