VERSILIA. “Molti sono gli elementi potenzialmente forti e caratterizzanti di una terra bella e complicata come la Versilia. Molteplici e variegate possono essere le basi di partenza dalle quali partire per redigere un’approfondita analisi della realtà versiliese e per trarre da questa gli spunti fondamentali per una strategia di governo volta al benessere delle comunità e alla valorizzazione e tutela dell’immenso patrimonio ambientale, paesaggistico, storico, artistico e culturale che ci è stato donato dalla natura e dalle generazioni che ci hanno preceduto”.

Ad affermarlo è il sindaco di Seravezza, Ettore Neri presentando le schede sulla Versilia che sta elaborando a seguito degli incontri e dei colloqui tenuti nelle settimane scorse. Un contributo, per spunti schematici, al tentativo di definire una identità e una strategia di benessere e sviluppo per il nostro territorio e per la nostra comunità.

“Tra i tanti, possibili punti di partenza che possiamo scegliere credo che possa essere utile scegliere il punto di vista della “Geografia Umana”. Questa, infatti, studia la distribuzione degli uomini sulla Terra e la maniera in cui essi ci vivono. La specie umana vive in ecosistema e, attraverso le proprie scelte, prodotte da innumerevoli decisioni di singoli e di gruppi, finisce per produrre un certo ordinamento spaziale, un’organizzazione regionale: tutto ciò avviene secondo logiche che sono definite dal modo in cui gli uomini concepiscono il mondo, gli attribuiscono un senso e di conseguenza lo modificano.

La geografia umana utilizza strumenti di analisi di diversa natura: quello naturalistico quando si tratta di vedere come l’uomo s’inserisca, interagisca e modifichi le piramidi naturali; quello sociologico, dell’economia e della scienza politica quando si tratta di comprendere i rapporti fra gli individui nella loro ricerca di prestigio, potere e ricchezza”.

La prima scheda si concentra sulla riflessione sull’architettura istituzionale della Versilia.

“La trasformazione, riduzione delle competenze e, forse a medio termine, la chiusura definitiva delle Province; il maggiore ruolo e peso assegnato delle leggi nazionali e regionali alle Unioni dei Comuni; l’accentramento sulle Aree Vaste di servizi e poteri relativi a servizi essenziali per i cittadini come il Sistema idrico integrato (dimensione regionale), il Sistema integrato dei rifiuti e le ASL (dimensione di area vasta), impongono un deciso salto di qualità, maggiore decisione e maggiore coraggio delle nostre Amministrazioni Comunali nell’integrazione di servizi e funzioni a livello di ambito ottimale e zona distretto della Versilia.

Sindaci, amministratori locali, forze politiche (PD in primo luogo), imprese, categorie, associazioni, sensibilità civiche, ecc. della Versilia nei prossimi mesi devono dare vita ad una vera e propria costituente istituzionale per il nostro territorio. Non c’è più tempo: o la fa la Versilia, pensandolo bene e misurandola sulle proprie ambizioni e potenzialità, oppure l’unificazione di servizi e funzioni arriverà per obblighi normativi ed economici in maniera forzata, caotica, dannosa.

Credo che sia indiscutibile che, ad oggi, pur essendo state avviate cose buone, siamo in ritardo, grave, sia per quanto riguarda l’integrazione dei servizi sociosanitari e socio assistenziali, sia per quanto riguarda servizi e funzioni comunali, sia per quanto riguarda la consapevolezza culturale e morale dell’esistenza di una terra che si chiama Versilia.

Le altre schede entreranno nello specifico, ma questo dato di fatto deve essere sempre presente nelle nostre riflessioni. PROPOSTE

  • Si deve rapidamente lavorare per l’integrazione dei servizi comunali tra i sette Comuni della Versilia seppur in un quadro normativo regionale e nazionale ancora molto difficoltoso.
  • Bisogna recuperare alle Amministrazioni locali e ai cittadini la sovranità delle scelte pianificatori e programmatiche.
  • Si devono mettere a sistema servizi e risorse economiche pubbliche.
  • Si devono tutelare e valorizzare le conoscenze esistenti nei Comuni e negli altri enti territoriali e, al tempo stesso, ottimizzare la azioni amministrative e operative per ridurre lo spreco di energie, le duplicazioni di procedure e la lentezza nelle risposte.

IMPEGNI

  1. Monitoraggio e verifica attuazione L.R. 22/2015 sul riordino delle funzioni esercitate dalle Province, dalla Città metropolitana di Firenze e dai Comuni in forma associata.
  2. Monitoraggio e verifica attuazione L.R. 68/2011 e modifiche 2015 sulle Unioni dei Comuni.
  3. Produzione normativa per migliorare le condizioni operative e organizzative delle Unioni dei Comuni”.
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