VIAREGGIO. Il derby, in finale. Nessuno, ad inizio stagione, ci avrebbe creduto. E neppure scommesso. Il Cgc ha sovvertito qualsiasi pronostico, raggiungendo un traguardo che ha poco di normale e tanto di miracoloso. Da martedì (12 maggio) sfiderà il Forte dei Marmi, che all’ultimo atto dei play-off ci è giunto senza grossi affanni.
I bianconeri hanno fatto fuori il Breganze infarcito di campioni. Gente come Adroher, Silva, Gnata e Cacau soltanto chi lotta per traguardi di primissimo piano può averli. Il Centro i suoi fuoriclasse ce li ha, ma è grazie ad un cuore immenso che si è preso ciò che meritava. Un PalaBarsacchi gremito come soltanto nelle grandi occasioni si era visto, ha trascinato Bertolucci e compagni alla vittoria.
Il punteggio è quello classico…del calcio. 2-0, due reti arrivate nel secondo tempo con Muglia che tira giù la porta di Gnata con una fucilata dopo aver subito un fallo non ravvisato e con capitan Palagi che corona la fuga solitaria verso la gloria con un tocco di giustezza, al tramonto di gara-2 della semifinale play-off.
Le emozioni che ha vissuto chi era presente sono complicate da raccontare. I tifosi ed i giocatori uniti in un solo lungo e grande abbraccio, accomunati da un appartenenza alla maglia che ha pochi eguali in Italia. Barozzi nel giorno del suo compleanno ha tenuto la porta immacolata. Lui stesso ammetterà di essersi fatto uno dei regali più belli della sua vita. E come dargli torto?
Il Cgc ha creato e sprecato a volontà, peccati di ingordigia che soltanto per l’imprecisioni dei tiratori scelti del Breganze non è stata pagata a caro prezzo. Il filo sottilissimo dell’equilibrio si è spezzato all’improvviso. E come spesso avviene in questi casi, chi sblocca la gara poi se la aggiudica.
Sarà un derby entusiasmante, traboccante di sensazioni contrastanti e di contenuti. Martedì il primo ciak al PalaBarsacchi. Il Cgc ha vinto tre volte su tre in stagione. Qualcuno, per scaramanzia, ha già cominciato a fare i debiti scongiuri.
