PIETRASANTA. “Cosa pagano i cittadini nella bolletta dell’acqua? Tutti i costi sostenuti dal gestore per prelevare l’acqua e farla scorrere nei rubinetti di casa. Pagano il personale che presidiano gli impianti, i materiali necessari a riparare le tubazioni quando si rompono, l’energia elettrica che serve ad azionare le pompe e i macchinari per trattare le acque. Chi decide i meccanismi di costruzione della tariffa non è il gestore dell’acqua: essi sono il frutto di una legge nazionale e del metodo tariffario definito dall’Autorità Aeegsi”. Così, attraverso una nota stampa, Gaia – società che gestisce l’acqua in Versilia – prova a difendersi dopo essere stata oggetto di critiche sui giornali anche da parte di candidati sindaco.

“Certo, sarebbe utile sapere se Gaia amministra a dovere strutture e soldi (che mettono i cittadini) e garantisce un buon servizio, rispettando le norme”, prosegue la nota. “In breve, serve misurare – utilizzando criteri standard, obiettivi e condivisi – l’efficienza del gestore.

Costi di gestione. “Domandiamoci se Gaia ha costi di gestione bassi o alti in relazione alla quantità di metri cubi di acqua erogati, cioè se spende poco o troppo per svolgere il suo lavoro. Scopriremo, dalla relazione annuale del direttore generale dell’Ait, per l’anno 2013, che Gaia è il terzo migliore gestore in termini di costi inferiori. A testimonianza del continuo sforzo al contenimento dei costi, abbiamo un altro dato: dal 2009-2013, in relazione al numero di Utenti serviti , il costo del personale passa da 91,14 a 85,05 euro (-7%), il costo delle manutenzioni passa da 16,16 a 13,89 ( -14%).

grafico costi di gestione dei Gestori in Toscana acqua

Il cda. “Nell’ottica di ridurre le spese, già dal 2013 sono stati effettuati importanti tagli sui compensi di tutte le cariche del consiglio di amministrazione della società: presidente e vicepresidente hanno visto decurtare del 10% il proprio compenso rispetto ai predecessori, mentre nessuna indennità è più prevista per gli altri componenti del cda, che hanno diritto solo a un gettone di presenza alle sedute, gettoni che non sono ‘intascati’, ma vengono rimessi alla propria amministrazione. E gli altri gestori? Tra tutti quelli toscani, gli amministratori di Gaia SpA sono quelli che costano meno: tra il 68 e l’83% in meno, praticamente in alcuni casi, meno di 1/5 (da una stima effettuata sulla base delle informazioni on line sui siti web di tutti i gestori).

Dirigenti e consulenze. “La spesa per i dirigenti di Gaia SpA incide del 2,5% sul costo totale dei dipendenti. Gaia SpA lavora per far arrivare l’acqua, e garantire i relativi servizi idrici, più di 260mila utenze, per un totale di 445 mila abitanti in 48 comuni. Una società di queste dimensioni non può far a meno di un gruppo dirigenziale, ad alto profilo di specializzazione, in grado assicurare un buon livello di governance.

“Le consulenze, strumento di supporto utilizzato da tutte le aziende del settore, hanno già costi ridotti. Infatti, le consulenze di Gaia, incidono solo per lo 0,89% sul totale dei costi operativi della società, e sono stati contratti di 60mila euro dal 2008. Per Gaia le consulenze incidono sui costi operativi meno della metà rispetto a quanto accade ad altri Gestori idrici toscani, anche se è più difficile poter comparare i costi di consulenza e la loro incidenza sui costi operativi, anche perché generalmente i dati disponibili si presentano in forma aggregata nei bilanci, nella voce costi per servizio, senza alcun dettaglio.

La tariffa. “La spesa media di un utente di Gaia, simulata pari ad un consumo annuo di 120 mc – ovvero una famiglia media di 3 componenti di tipo domestico residente – risulta la più bassa della Toscana. Dire che la tariffa è fatta cosi e non ci si può far nulla servirebbe a rispondere in maniera non adeguata alle legittime richieste dei cittadini, che lamentano costi elevati in bolletta. Ecco perché il gestore lavora per trovare dei sistemi di ‘sconto’ sulla bolletta e per assistere i cittadini nella compilazione delle domande di agevolazione.

grafico Valore della spesa annua, applicando l'articolazione tariffaria ad un consumo annuo di 120 MC acqua

Gli sconti. Nella consapevolezza di dover far qualcosa per aiutare le famiglie, i sindaci soci di Gaia SpA hanno preso delle misure importanti, ad esempio deliberando nell’ultima Assemblea, di portare da 80mila a 600mila euro (+650%) il Fondo Utenze Disagiate. Il Fondo mette a disposizione delle somme per il pagamento delle bollette dell’acqua a favore delle famiglie che versano in condizioni socio/economiche sfavorevoli, la cui situazione deve essere segnalata all’azienda dai Servizi Sociali territorialmente competenti.

“Già il 2014 aveva registrato un considerevole aumento anche delle agevolazioni concesse dal gestore: più di 18mila utenti hanno ottenuto sconti sulla bolletta dell’acqua facendo domanda di agevolazione Isee (per reddito) o famiglia numerosa (più di 3 componenti). Rispetto al 2013 domande per le famiglie numerose sono cresciute del 57%, e del 24% quelle per reddito Isee. L’accesso alle agevolazioni Isee e per famiglie numerose avviene tramite semplice autocertificazione da parte dell’utente, la scadenza è prevista a fine anno. Sul sito web e al numero verde 800-223377 maggiori informazioni.

I mutui verso i Comuni. Da dove vengono i mutui? I debiti dei mutui sono stati contratti dai Comuni per il finanziamento di reti e infrastrutture, e sono stati ereditati da GAIA nel 2005 al momento della sua costituzione, ma non derivano da una cattiva gestione della Società. Gaia SpA in ogni caso, è impegnata nelle attività che possano garantire pagamenti regolari dei mutui nei confronti dei Comuni, e questi saranno effettuati seguendo i piani stabiliti dall’Autorità Ait.

Lotta agli sprechi. Le buone pratiche di utilizzo di un bene esauribile come l’acqua sono sul sito web di Gaia, ma sono state oggetto di diverse campagne di comunicazione, anche nelle scuole. E verrà ripetuto mille volte che l’acqua non si spreca: non solo per una questione economica in bolletta, ma per rispetto dell’ambiente e del nostro ecosistema.

“In più, è fuorviante anche affermare che chi consuma poca acqua non risparmia. Il risparmio si vede in maniera consistente, anche se la tariffa generale annuale dell’acqua, per altri meccanismi stabiliti dalla legge nazionale, dovesse prevedere degli aumenti”.

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ultimo aggiornamento: 08-05-2015


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