VIAREGGIO. Mario Monicelli è stato un falso toscano, anzi un falso viareggino per scelta strategica. Nato a Roma il 16 maggio del 1915, è giunto bambino a Viareggio intorno al 1925: qui – nella città balneare del Premio letterario, del Carnevale e della vivace vita culturale fra le due guerre – ha studiato e si è formato intellettualmente. Nel 2015 dunque ricorre il centenario della nascita del regista che forse più di tutti ha contribuito a fondare e delineare le caratteristiche della commedia cinematografica all’italiana.
Per ricordare la figura di un intellettuale e uomo di cultura dalla carriera lunghissima, la Fondazione Banca del Monte di Lucca ha finanziato un tributo a Monicelli a Viareggio, nel centenario della nascita, ideato e realizzato dall’Associazione culturale no-profit PromoCinema.

Perché Viareggio? La “viaregginità” di Monicelli, almeno dal punto di vista anagrafico, è il frutto di una calcolata, amorosa “bugia” che il diretto interessato ha propalato sistematicamente per tutta la vita. Una campagna che ha avuto i suoi effetti, tanto è vero che la maggior parte delle fonti, per lunghissimo tempo, ha attribuito natali viareggini al padre della commedia all’italiana. Solo pochi studiosi sapevano dell’innocente “falso” orchestrato da Monicelli e soltanto dopo la sua scomparsa si è preso atto della verità: Monicelli, nato a Roma, si sentiva toscano e viareggino. Voleva esserlo e lo è stato fino in fondo. Fino a lasciare istruzioni perché, dopo la morte, avvenuta nel 2010, le sue ceneri venissero disperse in mare, al largo della sua Viareggio, luogo della gioventù e luogo dell’anima.
Dunque Viareggio ha il dovere morale di ricordare Monicelli nel centenario della nascita: per il contributo rilevante dato dal regista allo sviluppo del cinema italiano nel dopoguerra e anche per l’attenzione che Mario Monicelli ha sempre dimostrato verso la città della sua formazione intellettuale.
Al termine della conferenza stampa di presentazione del programma di monicelliCent’anni, inaugurazione della targa commemorativa dedicata a Mario Monicelli. Il regista si impegnò personalmente per la difesa della storica sala cinematografica viareggina, intervenendo più volte contro la chiusura.
Questo il programma delle celebrazioni.

Giovedì 28 maggio ore 16Manifesto Monicelli
Sala convegni dell’hotel Palace
Tavola rotonda sul tema “Mario Monicelli e l’universo femminile” alla quale parteciperanno familiari del regista, tra cui la moglie Antonella Monicelli, Felice Laudadio, il critico cinematografico Steve Della Casa, esperti di cinema e biografi di Mario Monicelli. Conduce Umberto Guidi. Tema della discussione: Monicelli vero misogino o femminista ante-litteram? Il rapporto con l’altra metà del cielo, nella vita di tutti i giorni e nell’opera cinematografica.

Giovedì 28 maggio ore 21
Cinema teatro Eden
Serata d’onore, con proiezione del film “Romanzo popolare” (Mario Monicelli, 1974) alla presenza di familiari del regista scomparso, critici e protagonisti del cinema italiano. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Il premio Mario Monicelli alle tesi di laurea
Il collaborazione con varie facoltà universitarie di cinema, viene bandito il premio “Mario Monicelli padre della commedia”, riservato alla migliore tesi di laurea dedicata alla commedia cinematografica italiana. Il premio, la cui prima edizione sarà consegnata a Viareggio nel 2016, è destinato a diventare un appuntamento annuale.

TargaCentrale MonicelliProiezioni estive
Nel corso dell’estate verranno organizzate presentazioni pubbliche di film di Mario Monicelli, con l’introduzione da parte di esperti e studiosi. Il calendario, che interesserà varie località della Provincia di Lucca, sarà comunicato quanto prima.

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