VIAREGGIO. Cinque candidati a sindaco di Viareggio – Filippo Antonini, Massimiliano Baldini, Giorgio Del Ghingaro, Luca Poletti e Giulio Zanni – hanno accettato il confronto pubblico proposto dalla Rete Ambientale della Versilia: dei due assenti – Franco Giorgetti e Alessandro Santini – soltanto uno (Santini) ha spiegato perché non era presente, dichiarandosi disponibile ad incontrare la Rete successivamente. Del Ghingaro, che quella sera non aveva firmato nessun documento, ha poi fatto sapere alla Rete di voler sottoscriverli tutti.

Dieci i documenti presentati, oltre tre le ore per affrontarli tutti nel corso dell’incontro del 7 maggio scorso al Fienile, intitolato “Un patto per l’ambiente” e organizzato dalla Rete per sensibilizzare i candidati e i cittadini sui temi ambientali.

La Rete ha poi illustrato il resoconto della serata. I documenti saranno inviati anche ai candidati di zona in corsa per le elezioni regionali.

I comitati che fanno parte della Rete Ambientale, alcuni dei quali sono nati nei Comuni limitrofi, sono Amici della Terra Versilia, Associazione per la Tutela Ambientale della Versilia (Co.As.Ver.), Comitato Capezzano Vive (Co.As.Ver.), Comitato Marco Polo Viareggio (Co.As.Ver.), Comitato Pedona Ambiente e Salute, Comitato Salviamo Viareggio, Comitato dalla parte del Cittadino Forte dei Marmi, Italia Nostra Versilia, Medicina Democratica Viareggio (Movimento Di Lotta Per La Salute), Comitato via Matteotti Viareggio e Nuova Civiltà Mediterranea.

“Ciò che preme sottolineare è l’impegno che la Rete ha chiesto ai candidati sindaci, come avvenuto anche in passato, spesso senza risultati: far partecipare i comitati alla discussione e alle decisioni sui temi dell’ambiente e della salute, ascoltando e confrontandosi nel merito e attuando una vera partecipazione dei cittadini”, si legge in una nota.

Nell’incontro del 7 maggio, dopo un’introduzione sulla situazione epidemiologica della Versilia a cura di Medicina Democratica con numeri e dati circa l’incidenza dei tumori, sono stati discussi numerosi argomenti.

Tutela delle risorsa acqua, del paesaggio e delle aree umide (a cura dell’associazione Amici della Terra). “Occorre intervenire su: la salinizzazione e l’inquinamento delle falde acquifere, il deficit idrico, il sistema delle chiuse, le fognature, il lago di Massaciuccoli senza realizzare il Tubone. Sono necessari: la tutela del terreno e del verde urbano, lo stop al consumo di suolo, la manutenzione delle pinete, la tutela delle aree protette, la qualità delle aree urbane, l’educazione ambientale e la partecipazione della cittadinanza”. I candidati che lo hanno firmato Antonini, Poletti, Zanni e Del Ghingaro.

Lago di Massaciuccoli (a cura di Associazione Nuova Civiltà Mediterranea). “Il Lago e l’area che lo circonda sono inquinati a causa della continua immissione di sostanze pericolose. Occorre riparare e prevenire il danno ambientale con l’adeguamento del depuratore e della rete fognaria, la riconversione delle attività agricole, il risanamento del fondale del Lago. Con il progetto del Tubone le cause dell’inquinamento non sono eliminate, ma soltanto diluite”. I candidati che lo hanno firmato sono Antonini, Baldini, Poletti (ad esclusione della parte sulle acque del Serchio – Tubone), Zanni, (Del Ghingaro)

Antenna e sottostazione elettrica di via Matteotti (a cura del comitato omonimo). “Nel sito di via Matteotti, insistono diverse fonti di inquinamento elettromagnetico e perciò si chiede la rimozione dell’antenna, un nuovo piano della telefonia mobile e il relativo regolamento, la ripresa immediata del tavolo tecnico e la bonifica completa del sito”. I candidati che lo hanno firmato sono Antonini, Baldini, Poletti (con impegno a trovare elementi giuridici e scientifici per dimostrare il pericolo per la salute), Zanni (se la legge lo consente), (Del Ghingaro)

Inquinamento elettromagnetico (a cura del comitato di Marcello Ricci del comitato Marco Polo). “Si chiede la sospensione delle nuove autorizzazioni ai Gestori, la revisione del piano della telefonia, la ripresa immediata del tavolo tecnico e che l’amministrazione proceda secondo i principi di prevenzione, precauzione e minimizzazione del rischio”. Questi i candidati che lo hanno firmato: Antonini, Baldini, Poletti (con impegno a trovare elementi giuridici e scientifici per dimostrare il pericolo per la salute), Zanni (a norma di legge), Del Ghingaro.

rete ambientale versiliaGestione virtuosa dei rifiuti (Rete ambientale della Versilia). “Ridurre alla fonte i rifiuti e poi riciclare e compostare il più possibile quelle che oggi si chiamano le materie prime secondarie. Introdurre il porta a porta, realizzare centri di raccolta, riparazione e riuso; far diventare Pioppogatto ‘la fabbrica dei materiali’, applicare la tariffa puntuale. Realizzare un vero digestore anaerobico presso il depuratore di Viareggio, per produrre biogas”. Hanno firmato Antonini, Baldini, Poletti, Zanni e Del Ghingaro.

Acqua (Gaia) (a cura del comitato Dalla parte del cittadino di Forte dei Marmi). “L’acqua come bene pubblico primario deve considerarsi privo di rilevanza economica e fuori dalla logica speculativa. Le tariffe di Gaia in costante aumento e la decisione dell’Ait di autorizzare le partite pregresse anche se sono crediti scaduti, le tubature di amianto, la fognatura e la depurazione, i distacchi agli utenti: a causa di tutto ciò si chiede il ritorno alla gestione diretta da parte del Comune e dei Comuni consorziati”. Il documento è stato sottoscritto da Antonini, Baldini, Zanni e Del Ghingaro.

Amianto (a cura di Marcello Ricci, comitato Marco Polo). “L’amianto è presente in molti luoghi della città, dalla Darsena dei cantieri navali dove è stato utilizzato per decenni, fino alla Passeggiata dove viene sbriciolato dal vento e dal salmastro. Il Comune ha il potere di imporre la rimozione dell’amianto. La sicurezza nel fornire “il kit” per la rimozione fai-da-te non è assicurata, perciò le operazioni dovrebbero essere svolte da una ditta specializzata. Candidati che lo hanno firmato: Antonini, Baldini, Poletti (esclusa la critica al kit per la rimozione fai-da-te), Zanni, Del Ghingaro.

Inquinamento dell’aria (a cura di Marcello Ricci, comitato Marco Polo). Si chiede di far funzionare le centraline, di monitorare in vari punti della città il livello di inquinamento dovuto al traffico, di controllare gli impianti produttori di vapori. Gli autobus vecchi dovrebbero essere sostituiti con mezzi meno inquinanti. Occorre programmare giornate di sospensione del traffico ma anche evitare di spruzzare sostanze profumate sulle discariche o alla La Morina. Candidati che lo hanno firmato: Antonini e Zanni (dicendo no ai parcheggi sotterranei), Del Ghingaro.

Sanità (a cura di Medicina Democratica). Il sindaco dovrà far di tutto per salvaguardare l’ospedale della Versilia che è, evidentemente, in dismissione. Inoltre dovrà prendere posizione contro le prestazioni a prezzo sociale eseguite nel privato. La situazione è molto delicata, a causa anche dei prepensionamenti in assenza di turn over, che possono portare alla diminuzione delle prestazioni e la mancanza di servizi territoriali. I candidati che lo hanno firmato: Antonini, Baldini, Zanni, Del Ghingaro.

Inquinamento acustico (a cura di Marcello Ricci, comitato Marco Polo). “E’ una forma di inquinamento subdola e che a Viareggio è determinata soprattutto dalle attività ludiche (locali, Carnevale) e dal traffico caotico. La musica ad alta intensità è anch’essa una forma di inquinamento e rappresenta un rischio per la salute. Fra permessi in deroga e l’assenza del fonometro, i controlli dei vigili urbani sono assenti o inefficaci. Si chiedono invece interventi di prevenzione, controllo e repressione”. Qui l’unico candidato ad aver firmato è Del Ghingaro.

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ultimo aggiornamento: 22-05-2015


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