VIAREGGIO. “Dove va il Pd di Viareggio?” Se lo chiede Lorenzo Franceschi del Gruppo Renziano di Viareggio. “Ieri la caduta della giunta Betti con il contributo di Sel e parte del Pd. Oggi provando la lettura della competizione elettorale comunale risulterebbe che una parte di partito ed il Pd abbiano sostenuto un candidato sindaco ed una parte di partito abbia sostenuto un candidato sindaco diverso in una coalizione senza il Pd nonostante il partito fosse commissariato.

“Mescolare il tutto con una alzata di spalle dicendo che siamo tutti del Pd sarebbe troppo semplicistico ed improponibile in quanto non si capirebbe più niente nel trionfo del trasformismo mentre i cittadini hanno bisogno di chiarezza di posizioni e di rispetto del mandato ricevuto con il voto. Un minestrone politico in cui affoghino le differenze sulle soluzioni ai problemi reali e sulla politica non è utile a Viareggio.

“Ognuno con dignità dovrebbe stare dalla parte del candidato sostenuto e nelle posizioni assunte di fronte ai cittadini. La confusione nei ruoli non fa bene alla politica. La città è in grande difficoltà e per questo non necessariamente il Pd deve fare un’opposizione del tanto peggio tanto meglio ma una opposizione la deve fare sebbene costruttiva e nell’interesse dei cittadini.

“Dopo la non elezione a sindaco del candidato Luca Poletti occorre che il Pd pensi ad una politica al servizio della città e della comunità viareggina che porti valore aggiunto controllando ed incalzando quella della amministrazione eletta. La lettura che una parte di Pd avrebbe sostenuto un altro candidato sindaco risultato poi eletto contrapponendosi al Pd pone interrogativi su questi aspetti comportamentali, sulle regole del partito, sui futuri rapporti politici.

“Il partito risulta tutt’ora commissariato ma occorre dare un contributo chiaro e costruttivo di posizione ed idee che aiutino il commissario, il partito e che siano portate all’attenzione dell’opinione pubblica: è nei fatti che il Pd viareggino debba svolgere un ruolo di opposizione nei confronti dell’amministrazione comunale eletta in quanto essa è rappresentante di uno schieramento politico diverso ed alternativo al Pd.

“Per esercitare il ruolo di opposizione attraverso la rappresentanza consiliare occorre un Pd, organizzato dal commissario, che riattivi un coordinamento tecnico e politico, i circoli, i gruppi di lavoro, la partecipazione della gente.

“In attesa del congresso ci aspettiamo che il commissario svolga un ruolo attivo e vigili, assumendo, se del caso, posizione formale e pubblica, affinché coloro che si ritengono iscritti al Pd, eletti nelle liste che si sono contrapposte al Pd, non possano rappresentare il Pd a qualsiasi livello. Invito tutto il partito ad un forte impegno a sostegno della città e della sua comunità in un momento di grande difficoltà”.

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