PIETRASANTA.  “Cosa avrei fatto al posto di Tsipras dopo il referendum? Avrei rispettato il voto popolare”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, a Marina di Pietrasanta durante il Caffé della Versiliana.

“Per formazione – ha aggiunto Salvini – rispetto qualsiasi voto. Ho rispettato il voto della Toscana, quello di Milano quando è  stato eletto Pisapia. Che Europa è  un’Europa che due giorni prima di un voto di un popolo minaccia e ricatta? O fai come dico io o ti chiudo le banche. Non so che cosa hanno detto a Tsipras, l’avranno minacciato. Gli ho riconosciuto il merito e il coraggio di chiedere il consenso cittadino tramite referendum, li ha fatti votare ed hanno detto no. Per questo non puoi il giorno dopo firmare un accordo peggiore di quello sui cui il popolo ha detto no. Io sono convinto di una cosa: qualcuno sta facendo con le armi della finanza quello che non sono riusciti a fare anni fa con i carri armati”.

Poi il leader del Carroccio ha parlato di politica nazionale. “Luca Zaia candidato premier del centrodestra e della Lega? Perch no?! So che a Luca piace finire quel che inizia, ma non lo escludo. Saranno comunque i cittadini a scegliere il leader”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, al Caffé della Versiliana a Marina di Pietrasanta, rispondendo ad una domanda sul Veneto e sul governatore Zaia del conduttore dell’incontro, Luca Telese.

“Dispiace – ha aggiunto Salvini – per la scelta di Tosi. Non l’abbiamo cacciato noi, ne tantomeno io. Ma se dicevo che ero in Toscana, Tosi diceva che ero nelle Marche, se dicevo bianco lui diceva nero. Penso che il partito sia formato da persone che la pensano in modo simile e che tentano di discutere. Una cosa non ho accettato di Tosi: aver messo in discussione uno degli uomini più bravi che abbiamo non solo in Veneto, ma in tutta Italia, Zaia appunto”.

foto ufficio stampa Versiliana
foto ufficio stampa Versiliana

Voto subito? “Se dovessimo votare domani avremmo di fronte una differenza rispetto al passato. Tutte le alleanze fatte in passato tra Lega Nord e Forza Italia vedevano una Forza Italia forte e una Lega al 5-7 per cento. Adesso i numeri dicono che la Lega è lì e Forza Italia  un pochino più già – ha concluso Salvini -. Senza alcun tipo di arroganza, dico: siamo noi a suonare la musica e scrivere il testo, patti chiari amicizia lunga. E il simbolo della Lega sicuramente ci sarà”.

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