PIETRASANTA. “L’amministrazione comunale andrà avanti per la sua strada perché la priorità è tutela la salute dei cittadini. Non guarderemo in faccia a nessuno. Siamo pronti a tutte le azioni; anche legali se necessario”. Lo ha ribadito Daniele Mazzoni, Vice Sindaco del Comune di Pietrasanta nel corso dell’incontro a La Capannina del Pollino con i residenti della zona interessata dalla nuova ordinanza di divieto di bere l’acqua dopo che le analisi avevano evidenziato la presenza del tallio. L’amministrazione Mallegni ha chiesto ed ottenuto un campionamento capillare e duraturo anche nella zona del Pollino che ha portato, lo scorso venerdì 17 luglio alla “scoperta” della contaminazione delle tubature a cui è seguita, immediatamente e tempestivamente, ordinanza di divieto.

“L’ampliamento della rete di campionamento – ha spiegato Mazzoni – ci ha permesso di rilevare la presenza di tallio anche nella zona del Pollino dove fino a quel momento non era stato rintracciato. Abbiamo chiesto formalmente a Gaia Spa di allargare il perimetro di campionamento dell’acqua erogata dalle utenze poste nell’area delimitata tra Via Sarzanese, Via Provinciale Vallecchia, Via Pisanica, ponte dell’autostrada fino al confine con il Comune di Camaiore. Questa fase non dovrà durare meno di sei mesi. Si tratta di una porzione molto vasta del territorio comunale nei confronti che ci permetterà di capire fino a dove l’emergenza può spingersi e soprattutto come intervenire senza perdere tempo. Gaia deve assicurare la potabilità dell’acqua”.

L’amministrazione ha presentato, a corredo della sua azione di trasparenza e comunicazione, anche un documento riassuntivo di tutte le analisi effettuate dall’Asl e da Gaia Spa, redatto da Asl Versilia, nell’area del Pollino che può essere consultato nel sito del Comune di Pietrasanta.

“E’ stata una nostra espressa richiesta capire – ha spiegato Mazzoni che ha partecipato all’incontro insieme all’Assessore all’Ambiente, Simone Tartarini – quanto è stato fatto prima e cosa dobbiamo fare d’ora in avanti a scopo precauzionale. Magari le analisi saranno inutili e non troveranno tallio nelle tubature, ce lo auguriamo, ma le faremo perché vogliamo essere tranquilli. In caso invece disforamenti Gaia dovrà procedere alla sostituzione delle tubature. Non importa – precisa – se dovrà sostituire dieci chilometri: l’acqua deve essere garantita potabile perché i cittadini la pagano”.

immagine laboratorio gaiaL’amministrazione ha inoltre ribadito la linea di azione di intervento comunicate, anche attraverso diffida formale, a Gaia e all’Autorità Idrica Toscana. Oltre all’estensione del campionamento ha richiesto la trasmissione tempestiva dei dati, la cartografia di tutti i punti di campionamento, la tempestiva produzione di una planimetria con le indicazioni delle tubature presumibilmente contenenti incrostazioni con il tallio al fine di individuare una zona di potenziale rischio e la presentazione di un piano di lavoro per la definitiva risoluzione del problema.

Gaia, in sintesi, dovrà termine il completamento della sostituzione delle tubature entro il mese di ottobre così come previsto dal precedente accordo. Altro nodo molto sentito tra i partecipanti è legato il posizionamento delle cisterne nella zona del Pollino. L’acqua, viste anche le temperature record, viene erogata calda.

“Gaia dislocherà, dopo la nostra richiesta, le cisterne in zone ombreggiate. L’acqua non può essere erogata calda”. “Prosegue anche il pressing su Gaia per le bollette, di cui l’amministrazione comunale ha chiesto il rimborso. – conclude Mazzoni – Se Ait ha negato e continua a negare il rimborso, se ne faccia carico Gaia Spa o anche in questo caso i legali del Comune di Pietrasanta attiveranno le azioni piùopportune per la tutela dell’ente e dei suoi cittadini”.

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ultimo aggiornamento: 22-07-2015


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