Spari in passeggiata

Sparatoria sul lungomare, tentato omicidio l’accusa per il bandito arrestato

LIDO DI CAMAIORE. Si trova rinchiuso nel carcere di San Giorgio di Lucca, con l’accusa di  tentato omicidio, resistenza danneggiamento aggravato e ricettazione, il bandito 35enne di origine sinti arrivato con i complici dalla provincia di Torino, che è stato  arrestato sabato mattina dalla polizia dopo un inseguimento folle a circa 150 chilometri all’ora sul viale a mare e la Passeggiata di Lido di Camaiore, nel corso del quale sono stati sparati diversi colpi di pistola e terminato con lo speronamento dell’auto dei banditi alla volante della polizia in piazza Principe Umberto di fronte a diversi testimoni terrorizzati e fuggiti dalla spiaggia e per i colpi sparati.

Due banditi sono riusciti a far perdere le tracce  e tutt’ora ricercati, dirigendosi verso il mare, dove hanno gettato in acqua la pistola, che è stata cercata per tutta la giornata di sabato dalla polizia. Sull’auto dei banditi una Ford Focus nera con targa contraffatta è stata trovata dalla polizia refurtiva, due ricetrasmittenti, uno scanner. Si tratta di sicuramente di una banda di pendolari arrivata in Versilia per mettere a segno furti, rapine e scippi e il fatto che siano stati sorpresi dagli agenti di una volante mentre stavano per commettere un furto in un villa a Lido di Camaiore e non si siano fermati all’alt dandosi alla fuga, lascia intuire che avessero voluto nascondere qualcosa.

Ed è proprio su questo che sono concentrate le indagini degli uomini della polizia diretti dal dirigente, Enrico Parrini.

Ti protrebbe interessare

In bus in tutta sicurezza per locali fino all’alba

Ancora una spaccata in città, la rabbia dei commercianti

Bombe sull’Iran, rientro dei vescovi in missione, tra loro anche Giulietti