FORTE DEI MARMI. La Filcams Ccgil di Lucca esprime “tutto il suo dissenso e preoccupazione in merito ai licenziamenti di due lavoratrici della ditta Giannotti Filiberto Srl con sede sul territorio di Forte dei Marmi, che mettono le stesse e le famiglie in grave difficoltà”. Lo scrive il sindacato stesso in una nota.

“Come organizzazione sindacale siamo presenti nella ditta Giannotti da ormai tre anni: sono stati momenti difficili, in questi anni abbiamo utilizzato ammortizzatori sociali – principalmente la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga – per cercare di salvaguardare i posti di lavoro che la Giannotti Filiberto ha messo più volte in discussione. Abbiamo affrontato responsabilmente insieme ai lavoratori anche i problemi dell’impresa determinati dalla crisi del settore.

“L’azienda anche quest’anno ha usufruito dei cinque mesi di Cassa Integrazione Guadagni in deroga, messi a disposizione dalla Regione Toscana, al termine dei quali ha dichiarato l’esubero di due lavoratrici. Ci siamo subito attivati come organizzazione sindacale al fine di tutelare e trovare una soluzione condivisa con la Giannotti Filiberto che salvaguardasse l’occupazione di tutti.

“Abbiamo fatto diversi incontri proponendo di utilizzare diverse strade per far fronte all’emergenza che colpiva sulla carne viva le due lavoratrici, tra cui un ammortizzatore sociale diverso – il contratto di solidarietà difensivo di tipo B che permette di avere una copertura di tempo maggiore eriguarda tutta la platea dei lavoratori, i quali si facevano carico di una riduzione del proprio orario di lavoro pur di salvaguardare i due posti di lavori delle colleghe interessate dai licenziamenti individuali.

“La Filcams Cgil ha altresì chiesto un tavolo di confronto con il sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti che prontamente si è reso disponibile ad attivare un tavolo di confronto dove fosse presente anche l’azienda: anche questo non è servito a far rivedere la posizione della Giannotti Srl.

“Dopo numerosi tentativi di salvaguardia dei due posti di lavoro dove si metteva a disposizioni diverse strade percorribili a tutela delle lavoratrici è evidente come queste probabilmente risultassero indigeste all’azienda per svariati motivi: non ci resta che affidarci ai nostri legali che esamineranno tutte le sfaccettature della vicenda impostando il legittimo ricorso.

“La cosa che la Filcams Cgil vuole denunciare pubblicamente è che nonostante i vari tipi di soluzioni che abbiamo proposto all’azienda, non vi è mai stata la volontà di trovare una soluzione che salvaguardasse le due lavoratrici donne, procedendo con i licenziamenti come unica soluzione.

“Crediamo che le aziende debbano mettere un freno ai licenziamenti fatti con leggerezza, magari avviando un serio percorso con le parti sociali, sempre pronte al confronto e a pensare soluzioni alternative. Vogliamo esprimere il nostro rispetto e la nostra solidarietà per le lavoratrici che già sono state espulse dall’azienda, chiedendo il loro immediato reintegro, e lo stop ad ulteriori licenziamenti”.

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ultimo aggiornamento: 05-08-2015


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