Sparatoria Lido, il gip toglie accusa di tentato omicidio al bandito

LIDO. Resta in carcere, ma il gip ha fatto cadere l’accusa di tentato omicidio contro uno dei banditi arrestati sabato scorso a Lido di Camaiore dopo gli spari sul lungomare mentre sfuggire a un controllo della polizia. Angelo Riviera 43 anni, sinti piemontese, arrestato nell’inseguimento, stamani è stato interrogato dal gip di Lucca Marcella Spada Ricci nel carcere di S.Giorgio.

Al termine dell’interrogatorio il gip ha fatto cadere l’accusa di tentato omicidio in seguito a una contestazione mossa dall’avvocato Mauro Molinengo di Torino, che lo difende insieme al collega Luca Pezzica di Massa Carrara. Rispondendo al magistrato, Riviera ha dichiarato di non aver sparato e che lui e i suoi complici non erano in possesso di armi. Ora, con l’orientamento del gip, a carico di Riviera rimangono solo le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale aggravata, e lesioni.

“Ha fatto delle dichiarazioni spontanee – ha riferito l’avvocato Molinengo -, inoltre anche a causa dello sterno rotto, il mio assistito fa fatica a parlare, non ha aggiunto altro. Adesso con l’avvicinarsi delle ferie ci si aggiornerà al mese di settembre per ulteriori aggiornamenti”. In un tentativo di linciaggio alcuni cittadini bloccarono e colpirono il bandito prima che venisse messo nell’auto della polizia.

Le indagini coordinate dal pm Sara Polino procedono da parte del commissariato di polizia di Viareggio e delle questure di Lucca e Massa per cercare gli altri due complici di Riviera.

Intanto il Tirreno ha pubblicato sul sito un video amatoriale girato da un bagnino in spiaggia proprio sabato e che ritrae probabilmente un altro dei due banditi che riuscirono a fuggire.

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