PIETRASANTA. L’Amministrazione Comunale sembrerebbe in procinto di nominare i nuovi vertici della fondazione Versiliana, in particolare il nuovo direttore generale.

Al di là delle voci più o meno confermate sul nome di chi dovrebbe ricoprire l’incarico, vogliamo far presente alcuni aspetti legati alle specifiche competenze e ai titoli che la figura richiede.

Le fondazioni come la Versiliana, secondo quanto chiariscono recenti sentenze della Corte dei Conti, sono considerati soggetti partecipati da enti locali, alla stregua di società in house e devono quindi osservare le regole per l’accesso alla dirigenza pubblica che lo stesso Comune si è dato.

Gli incarichi come quello di direttore generale, in quanto di tipo dirigenziale, possono essere attribuiti solo previa procedura di selezione pubblica (il che vuol dire esame comparativo dei curricula) e a soggetti muniti di laurea, per di più magistrale e acquisita in materie pertinenti al tipo di incarico richiesto.

Tutto questo non per fare processi alle intenzioni, ma per ricordare che esistono delle regole e delle procedure a cui tutti noi, compresa l’attuale Amministrazione Comunale, dobbiamo attenerci.

Siamo certi che le regole saranno rispettate, ma qualche dubbio ci è venuto, anche relativamente all’incarico di consulenza gratuita per gli enti culturali conferito recentemente a Massimiliano Simoni.

A noi risulta che incarichi di questo tipo possano essere attribuiti solo a lavoratori in pensione, come chiarisce la circolare del Ministro Madia del 4 dicembre 2014.

Considerato che non ci risulterebbe che lo stesso Simoni sia un pensionato, ci permettiamo anche a questo proposito di ricordare quali sono le regole da seguire, così per evitare che possano essere presi (o che già siano stati presi) dei granchi, niente di più.

(Visitato 52 volte, 1 visite oggi)

Attesa la decisione finale sul ricorso di Mallegni contro la sospensione da sindaco

PD: “Mallegni azzera la solidarietà per il suo narcisismo politico”