VIAREGGIO. Come una squadra di calcio che, alla prima di campionato, ci mette buona volontà e tanto cuore ma che non va oltre un pareggino. Vuoi perché non ha trovato il guizzo vincente, vuoi perché è mancata la spinta dei tifosi più calorosi. Si potrebbero riassumere così i contenuti della prima delle tre serate del Carnevale estivo di Viareggio nell’inedito scenario di Città Giardino: la voglia di divertirsi e far divertire non è mancata – e i turisti, almeno quelli comodamente seduti sui balconi degli hotel, hanno apprezzato -, la folla delle grandi occasioni sì.
Eppure fino allo scorso anno le sfilate agostane erano passate alla storia come un grande successo di pubblico: perché stavolta no? L’ipotesi più probabile è che molti viareggini non abbiano gradito alcune novità, su tutte l’introduzione di un biglietto a pagamento anche per le maschere dei carri che in passato non c’era. Tanti lo hanno scoperto solo poche settimane fa – ma giornali e tv lo hanno ricordato a più riprese da gennaio a questa parte… – e hanno gridato allo scandalo, annunciando che avrebbero “boicottato” la manifestazione. E c’è chi, addirittura, ha atteso che aprissero le porte a fine serata per entrare gratuitamente.
Evidentemente non è passato un messaggio fondamentale: i motivi per i quali è stato pensato il Carnevale estivo a pagamento. Non più semplice vetrina promozionale dei corsi mascherati invernali, bensì evento concepito per raggranellare qualche migliaio di euro da destinare all’organizzazione dell’edizione invernale in tempi di vacche magre (potenziali sponsor sono stati trattati con sufficienza quando pagava Pantalone, il Comune è ancora in dissesto finanziario e la Regione ha già fatto sapere che non erogherà alcun contributo straordinario).
Anche nell’allestimento del circuito, forse, c’è qualcosa da migliorare: far sfilare carri mastodontici in un tratto di strada così striminzito è un po’ come costringere l’Ajax del calcio totale a riprodurre il suo gioco arioso sulle fasce dentro un campo da calcetto.
Ma forse non tutto è perduto: ci sono ancora due sfilate – domani per Ferragosto e domenica – per provare a raggiungere la fatidica quota 200mila euro. A febbraio il Carnevale raggiunse il pareggio di bilancio contro tutti i pronostici, magari può farcela anche stavolta.
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