VIAREGGIO. Alessandro Santini, Forza Italia, interviene sulla questione mense e revisione ISEE: “Ho saputo da alcuni genitori che l’Asp, per l’iscrizione dei bambini alla mensa, avrebbe richiesto l’Isee solo alle famiglie che possono rientrare nelle fasce di reddito con agevolazioni o esenzioni. In campagna elettorale avevo sottolineato i meccanismi poco coerenti che sovrintendono alla gestione dei trattamenti agevolati, a partire proprio dai servizi scolastici e, dall’autorevole sostenitore del “Sicuri, si cambia” aspettavo con fiducia qualche novità importante.

Ma, stando a queste prime informazioni, mi sembra che la poca coerenza sia rimasta.

Avevo proposto (soluzione concreta e a costo zero) che il Comune richiedesse a tutte le famiglie la certificazione reddituale contestualmente all’atto di iscrizione del bambino al servizio desiderato: il Comune, infatti, forma graduatorie e calcola tariffe e “bonus” tenendo come base il numero di iscritti nell’anno precedente, con le rispettive situazioni reddituali.

Poi le famiglie consegnavano l’Isee e i conti non tornavano perché ci si trovava a sostenere sempre più persone rispetto a quelle preventivate. Senza mai avere la possibilità di intervenire su fasce e tariffe perché, al momento in cui i documenti venivano effettivamente presentati, non c’era più tempo.

Ora sembra che la documentazione venga sì richiesta all’atto d’iscrizione al servizio mensa, ma solo a una parte delle famiglie.

Il che comporta un quadro necessariamente parziale degli utenti di quel servizio, anche ai fini di quella rimodulazione delle fasce Isee (e del relativo diritto ad agevolazioni ed esenzioni) che il sindaco Del Ghingaro, durante l’incontro al Fienile organizzato dal comitato Vudi, come tutti noi canditati aveva dichiarato di voler attuare.

E’ stato fatto qualcosa, in questo senso? E su che base? E come questo “qualcosa” può modularsi con il ricorso del Vudi, presentato al Tar? L’assessore ai servizi all’infanzia, Rossella Martina, può dare qualche ragguaglio?”

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