TORRE DEL LAGO. A margine della riunione del Consiglio di Amministrazione, svoltasi ieri (20 agosto), è stata ratificata la rinuncia all’azione ed alle domande correlate per la causa pendente dinanzi al Tribunale di Lucca tra il Maestro Alberto Veronesi e la Fondazione Festival Pucciniano: causa cui il Maestro Veronesi aveva già dichiarato di rinunciare formalmente prima di accettare la nomina a Presidente dell’Ente.

A seguito della rinuncia del Maestro Alberto Veronesi la Fondazione Festival Pucciniano  rinuncia automaticamente e conseguentemente  alla “domanda riconvenzionale”  per danno all’immagine  e lite temeraria avanzata a scopo prettamente difensivo,   essendo venuto meno,  con la rinuncia del maestro Veronesi,  la materia del contendersi.

Alla discussione non ha partecipato il Maestro Alberto Veronesi che, come ovvio, non ha neppure concorso alle decisioni adottate.

Contestualmente alla rinuncia alla causa,  il Maestro Veronesi ha inteso spontaneamente   rinunciare ad una parte delle spettanze maturate e non ancora liquidate dalla Fondazione, pur non essendo state poste in discussione nella causa. Si ricorda  a tal proposito che non vi era alcun  contenzioso riguardo alle prestazioni e ai compensi maturati relativi all’anno 2013, nella sua veste di consulente artistico e direttore musicale della Fondazione; compensi pacificamente riconosciuti  e regolarmente annotati nella contabilità della Fondazione.

In merito alle prestazioni dell’anno 2013 e non oggetto di contenzioso, Il Maestro Alberto Veronesi ha rinunciato, in linea con la politica di spending review,  a percepire il 20% dei compensi relativi alla consulenza e alle sette direzioni d’orchestra e, per questo, percepirà, entro il 30 giugno 2016, 58.000 Euro lordi contro i 73.000 lordi contrattualmente dovutigli e risultanti dalle fatture da ricevere, iscritte nel bilancio consuntivo 2013 della Fondazione,  approvato nel 2014.

Il Maestro Alberto Veronesi ha assunto a suo carico tutte le spese legali, comprese, quindi,  quelle della Fondazione.

La causa sarà conseguentemente abbandonata nell’udienza fissata per il prossimo 18 settembre  mettendo in tal modo una pietra tombale sul contenzioso.

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