Il Viareggio si presenta ai suoi tifosi tra ambizioni e voglia di stupire

VIAREGGIO. Quante cose cambiano nel giro di un anno. Dodici mesi fa il Viareggio si mostrava ai suoi tifosi. Pochi allenamenti nelle gambe – la squadra aveva cominciato la preparazione il 24 agosto – e nessuna voglia di sbandierare ai quattro venti ambizioni che per qualcuno potevano sembrare del tutto fuori luogo, viste le circostanze. Poi – la storia è nota – Paolo Tognarelli e la società, assieme ai giocatori, sono andati oltre le aspettative comuni, salendo in Serie D al primo colpo. Il luogo della presentazione non è cambiato rispetto al 2014. Questione di rapporti e pure di scaramanzia. Ancora il Bar Galliano, in passeggiata. Qualche ricordo e nuove sfide da affrontare. Stavolta sì, con sorrisi neppure troppo tirati. L’occasione per svelare le nuove maglie: si torna alle strisce bianche e nere, piuttosto larghe. La tenuta da trasferta sarà ancora rossa.

Cristiano Baroni è il ritratto della serenità. Elegante, misurato, ma determinato a puntare in alto, senza parlare apertamente di un Viareggio in grado di lottare per il titolo. Sarà la sua prima stagione da presidente. Lui, più di ogni altro, ad accontentarsi non ci pensa affatto. Sergio Carnesalini (oggi è il suo compleanno, auguri) continua nella ricerca silenziosa, ma costante di quelle due pedine necessarie per completare l’organico. Due giocatori offensivi, gente che la categoria la conosce e che non ha bisogno di troppo tempo per abituarsi.

E poi c’è Alessandro Pierini, a cui è bastato un mese (e poco più) di lavoro per guadagnarsi la fiducia dei giocatori, la stima dei dirigenti ed il gradimento dei tifosi, intrigati dai metodi innovativi del tecnico viareggino. Dialoga con la squadra, la coinvolge e la indirizza verso un modo di fare calcio propositivo e dinamico. Guai a lasciare l’iniziativa all’avversario. La sua mano nelle amichevoli precampionato si è vista. Lui attende la composizione dei gironi ed il calendario, per confronti veri, dove in palio c’è qualcosa di concreto.

I senatori, da Reccolani a Caciagli, passando per Visibelli e Carpita (gradito ritorno) indirizzano i giovani sulla retta via. Guai a perdersi in inutili proclami, impegnarsi a testa bassa e dimostrare il proprio valore sul campo e non fuori. Non è retorica per loro, ma una vera e propria filosofia calcistica. Domani (30 agosto) alle 17,30 allenamento congiunto col Sestri Levante ai “Pini”. Poi si comincerà a fare sul serio. Finalmente.

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