VIAREGGIO. Sarà per entrambe un anno comunque da ricordare, il 2015. Viareggio e Città di Castello, matricole in Serie D, a primavera inoltrata si sono abbandonate ai meritati festeggiamenti per le rispettive promozioni. Poi, conclusi i bagordi, è stato tempo per le dirigenze di innovare e rinnovare. Domani (6 settembre) allo stadio “dei Pini” saranno appena tre i reduci della cavalcata trionfale in Eccellenza: Visibelli, Caciagli e Mariani. Quattro, se Pierini dovesse preferire Reccolani a Gorelli.

C’è l’occasione per partire col piede giusto, per prendersi tre punti in attesa di capire meglio quale ruolo il Viareggio effettivamente reciterà in un campionato in cui squadre parecchio attrezzate non mancano. Il Città di Castello, intenzionato prima di tutto a mantenere la categoria, eviterà di lasciare praterie che Elefante e Alagia sfrutterebbero volentieri. Non ha alternative, Pierini. Rosati e Bruzzi sono out, le scelte là davanti sono obbligate. Anche perché l’attaccante promesso da Carnesalini non è ancora arrivato (la prossima settimana, forse). A Sciapi il compito di finalizzare, di dimostrare che quel lampo contro l’Empoli di fine luglio non è rimasto isolato.

“Abbiamo tanta voglia di iniziare – ammette il tecnico – io sono contento perché i ragazzi si sono impegnati, mettendosi sempre a disposizione. Dalla fase difensiva ho ricevuto risposte confortanti, sulla gestione della palla bisogna migliorare, ma il tempo per farlo c’è. Il Città di Castello, per quello che siamo riusciti a capire, è abituato a giocare col 3-5-2, con due punte un po’ anarchiche, però temibili”.

Pierini fa di necessità virtù. Nonostante le diffuse defezioni in avanti, nessun cambio di modulo. “A questo punto non avrebbe alcun senso – analizza – Alagia e Elefante possono ricoprire il ruolo di esterni offensivi, seppur con caratteristiche un po’ diverse”.

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ultimo aggiornamento: 05-09-2015


Viareggio, l’emergenza è in attacco. Alagia e Elefante con Sciapi

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