VERSILIA. All’uscita del nuovo libro “Non scopo mai di venerdì” il Movimento Kappa ha incontrato l’autore a Palazzo Mediceo a Seravezza. Daniele Bertoni è alla mostra di Puccini è accaldato ma si offre per una brevissima intervista legata al suo nuovo libro da venerdì 11 settembre in tutti i book store e i cataloghi delle librerie italiane, edizioni YouCanPrint:
L’intervista è a cura di Mercedes Mangano del gruppo di lettura Movimento Kappa
D: come mai questo titolo?
R: i doppi sensi sono il mio divertimento: con l’atto fisico comunque non ha nulla a che fare è più il senso letterale del termine: pulitura, ramazzo, annullamento di scorie quotidiane che rendono il mio lavoro di scrittore a volte stressante.
D:soliloqui e monologhi dal tono vagamente teatrale c’è un perchè?
R: c’è sempre un perchè e anche un per come se vogliamo, l’idea di riversare in un registratore dialoghi con me stesso senza un senso compiuto, rivelare poi che il senso in realtà c’è, ed è metaforico, offerto… è addirittura esaltante.
D:si citano artisti, letterati, critici, si fa riferimento a canzoni, il senso?
R:mentre scrivo raccolgo informazioni, vengo stimolato dal ricordo, spesso nei miei ricordi c’è tutto questo.
D:può rivelarci il segreto di questo libro?
R:ovviamente no… mi lasci citare una frase: scoprire un segreto è facile mantenerlo è difficile: diciamo che questo libro rivela più di quanto si legge, ammesso che il lettore si dedichi alla lettura con concentrazione, cosa di cui dubito.
D:perchè ne dubita?
R: le mie opere poetiche, i miei romanzi e tutto quello che faccio in arte, spesso viene giudicato prima ancora di essere vissuto
D:come se lo spiega?
R:credo che ci sia una sorta di riluttanza verso il mio lavoro, perchè scrivo troppo forse, e comunque non me lo spiego lascio ai posteri larga sentenza.
D:grazie per averci concesso questa breve intervista
R:è stato un piacere spero che possiate non tagliare nulla delle mie risposte.
