SERAVEZZA. Continua nelle sale del Palazzo Mediceo, la mostra “Mario Puccini. La passione del colore da Fattori al Novecento” aperta al pubblico fino al 2 novembre con il nuovo orario dal giovedì al sabato dalle ore 15 alle 20 e la domenica dalle 10.30 alle ore 20.

E’ la prima volta che la grande mostra dedicata all’arte dell’Ottocento e del Novecento di Seravezza rimane aperta fino a novembre, questo per favorire sia un maggiore accesso ai visitatori e che il coinvolgimento delle scuole. Si tratta di un evento espositivo di grande successo ( fino adesso quasi 5000 presenze), che getta una nuova luce su un artista rimasto incredibilmente assente dal circuito espositivo da quasi mezzo secolo, il livornese Mario Puccini (Livorno 1869 – Firenze 1920).

La mostra è curata da Nadia Marchioni ed Elisabetta Palminteri, che, grazie alla generosità di un considerevole numero di collezionisti privati, fondazioni e musei, hanno riunito per la prima volta oltre 70 opere del “Van Gogh italiano”, come già fu definito dalla critica del tempo, contestualizzandole nel panorama artistico del periodo attraverso una selezione di opere di artisti che con lui condivisero un percorso figurativo nel cruciale passaggio tra Otto e Novecento. Da qui si arriva a fare luce sui rari dipinti del suo primo periodo ( 1887 – 1893) nel quale l’artista, ancora vincolato all’opera di Fattori e Lega, si dedica allo studio della figura. La data del 1893 segna uno spartiacque nella vita e nella carriera artistica del giovane Puccini; la malattia mentale lo fa soccombere appena ventiquattrenne, e il padre sarà costretto a farlo ricoverare prima a Livorno e poi nel Manicomio di Siena dove resterà pressoché inoperoso per oltre quattro anni.

Una volta recuperata in parte la salute, Puccini visse miseramente nella propria città lavorando alla costruzione di aquiloni, marionette e disegnando per le ricamatrici. E’ proprio da qui che ripartì la sua carriera artistica nei primi anni del Novecento con uno stile completamente rinnovato, caratterizzato da un emozionale impiego del colore in funzione costruttiva dell’immagine, perfettamente in linea con le più moderne espressioni dell’arte italiana ed europea.

A questo periodo sono riferiti molti veri e propri capolavori dove emerge il genio dell’artista come il trittico “Vele al sole o porto di Livorno” del 1910, dove le vele riflettono potentemente la luce del sole creando astratti arabeschi, il “Fienaiolo” del 1908, “La metallurgica” del 1913, forse il suo dipinto più riuscito; un luminoso affresco sullo splendore de paesaggio suburbano intorno alla quotidiana fatica degli uomini, o la grande tela “Il Lazzaretto” , 1911 circa che torna finalmente, dopo molti anni, a mostrarsi al pubblico nel suo incantevole splendore cromatico. Un processo favorito dalla frequentazione a Firenze con il celebre collezionista Gustavo Sforni (che possedeva sessanta dipinti di Puccini), con il quale entrò in contatto nel 1911. Fu proprio li che conobbe l’opera di Van Ghog e di altri artisti europei. In quel periodo l’artista ebbe modo di conoscere anche la Versilia e in particolare proprio Seravezza.

In mostra anche documenti originali e foto d’epoca che raccontano i quattro lunghi anni in manicomio di Puccini. La mostra è promossa e organizzata dalla Fondazione Terre Medicee, Comune di Seravezza con la collaborazione con l’Istituto Matteucci di Viareggio, e sostenuta della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana e la Fondazione Banca del Monte di Lucca oltre a sponsor privati. Il catalogo è edito da Maschietto Editore, Firenze, 176 pagine, costo 25 euro. La mostra “Mario Puccini. La passione del colore da Fattori al Novecento (1869 – 1920)” sarà aperta fino al 2 novembre nel Palazzo Mediceo di Seravezza, Patrimonio Mondiale Unesco, Viale L. Amadei, 230 con i seguenti orari: dal giovedì al sabato dalle ore 15 alle 20, domenica dalle 10.30 alle ore 20. Costo del biglietto 6 euro intero, 4 ridotto. Informazioni: Fondazione Terre Medicee tel. 0584.757443, sito web: www.palazzomediceo.it e e-mail: [email protected]

Ufficio stampa ILogo: Fabrizio Lucarini, mobile 3407612178

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ultimo aggiornamento: 16-09-2015


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