VIAREGGIO. “Dopo tre picchetti affrontati nelle settimane precedenti ci vediamo impegnati in un’altra difficile giornata di lotta e di difesa del diritto all’abitare: una famiglia viareggina composta da cinque persone, tra le quali due minori e un uomo invalido con obbligo di assistenza, riceverà per la terza volta l’ufficiale giudiziario a casa per eseguire uno sfratto per morosità”. Lo segnalano Unione Inquilini e Brigata Sociale Anti Sfratto.

“La vicenda si porta avanti ormai da diverso tempo e proprio perché il tempo non ha dato consiglio alla precedente e all’attuale giunta riteniamo doveroso difendere questa famiglia che verrà mandata in mezzo ad una strada per metà, mentre all’altra metà è stata proposta la solita vergognosa casa-famiglia, dove i minori e la madre non vivranno mai in serenità e nel loro intimo. La casa è un appartamento che vede una situazione di grosso abusivismo da parte del proprietario, il quale detiene altri cinque appartamenti nel solito palazzo, tutti affittati a nero e a scopi non inerenti al loro utilizzo.

Foto Versiliatoday
Foto Versiliatoday

“Già un anno fa ci vedemmo protagonisti nella difesa delle famiglie che vivevano in questo palazzo, a causa della richiesta del proprietario di far staccare il contatore dell’acqua a tutte le famiglie, lasciandole così prive di un diritto fondamentale e innegabile, minori e donne incinta comprese. Ad oggi, come prevedemmo un anno fa, ecco il primo sfratto delle sei famiglie che vivono in questa palazzina, già segnalata alla Guardia di Finanza, causa le numerosi irregolarità fiscali denunciate dagli stessi inquilini; chiediamo quindi all’amministrazione, che reperisca una abitazione per il nucleo familiare e che smetta di utilizzare le case famiglia come tampone di una situazione sociale ormai fuori controllo. Case famiglia che sono di per se dispendiose per il Comune stesso, quando invece si potrebbero utilizzare case vuote di proprietà del Comune e della Viareggio Patrimonio per utilizzarle a fini sociali, ma purtroppo è più importante la speculazione e il risanamento di un debito, non nostro, che la vita e la dignità delle persone.

“Questa famiglia ha perso il lavoro, ne fanno alcuni saltuari ma non riescono a trovarne uno fisso che possa mantenere l’intero nucleo familiare, l’intervento dell’amministrazione è d’obbligo, non doveroso. Ci troveremo tutti venerdì mattina alle 8.30 in Via Verdi 20 per difendere questa famiglia dalla strada e dall’abbandono delle istituzioni. Invitiamo chiunque voglia venire a dare la propria solidarietà a presentarsi e a lottare con noi”.

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