VIAREGGIO. La terza giornata dell’VIII edizione del Festival della Salute è stata l’occasione per parlare di un importante tema relativo alla sanità italiana. A margine della manifestazione, infatti, si è tenuto l’incontro dal titolo Diabete: dispositivi medici tra appropriatezza e risparmio reale. Sono diversi gli spunti emersi durante i vari interventi, soprattutto sulla necessità di puntare ad un contenimento dei costi finalizzato al miglioramento delle tecniche per curare la malattia in una regione, come la Toscana, che è una tra le più virtuose in merito. Ne hanno parlato Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute, al welfare e all’integrazione socio-sanitaria della regione Toscana, la giornalista Emanuela Baio, Mario Cecchi, coordinatore centro regionale HTA della Toscana,Salvatore Caputo, presidente diabete Italia, Manuela Granaiola, commissione igiene e sanità del Senato, Nerina Dirindin, commissione permanente igiene e sanità del Senato, Gianluigi Lamenza, referente GD Italia, Lorenzo Lenzi, Referente CRR diabete in età evolutiva e Rita Lidia Stara, presidente diabete forum. L’incontro è stato moderato da Roberto Cocci, presidente FTD.

“L’incontro di oggi è stato fondamentale per capire meglio le dinamiche della malattia e tutto quello che ruota intorno al diabete. Il filo conduttore di questo convegno, e concetto che vorrei ribadire più volte come centrale, è la parola appropriatezza, che deve diventare centrale anche nelle politiche che determinano la sanità – dichiara Stefania Saccardi -. Stamattina ci siamo svegliati più tranquilli grazie alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio che ha affermato che il prossimo anno non ci saranno tagli orizzontali alla sanità e non dovremo così affannarci per risparmiare in un settore dove non è facile abbassare i costi”. Continua Saccardi: “In Toscana abbiamo cercato di tagliare il meno possibile, puntando piuttosto a rielaborare il sistema della sanità. Per questo ritengo quanto esposto dal professor Cecchi, la strada giusta per affrontare nuove metodologie con l’obiettivo di interagire con il paziente e risparmiare, lavorando sui costi standard”.

E proprio Mario Cecchi, coordinatore centro regionale HTA (Health Technology Assessment) della Toscana ha presentato un importante ed innovativo progetto: “Il lavoro che è stato fatto sulla malattia, è stato realizzato ascoltando ed affrontando i problemi reali. La regione Toscana ha alcune delle migliori strutture del settore, anche in termini di situazioni estreme come le amputazioni. E’ necessario ridurre al minimo proprio questi casi limite, perché comportano una serie di costi ulteriori che, con la prevenzione, potrebbero essere abbattuti. Il nostro progetto pilota monitora costi e benefici per tutele crescenti di appropriatezza con una piattaforma informatica di gestione del piano terapeutico. L’obiettivo è che il paziente, attraverso il recupero del ruolo di automonitoraggio e ovviamente con la costante supervisione del medico, possa essere più consapevole su come trattare la propria malattia”. Conclude Cecchi: “I risultati che ci aspettiamo sono il risparmio e la responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti”.

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ultimo aggiornamento: 26-09-2015


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