VIAREGGIO. “Viareggio ricorda, Viareggio ancora chiede di sapere la verità sull’accaduto, Viareggio vuole che simili tragedie non succedano mai più”. Comincia così l’intervento del presidente della Provincia Luca Menesini in occasione dell’udienza del processo sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009.

“Essere presente all’udienza sulla strage, in qualità di presidente della Provincia, lo ritengo uno degli atti più significativi nel nuovo ruolo. In assoluta continuità con il mio predecessore, Stefano Baccelli, garantisco alla comunità di Viareggio la partecipazione dell’Ente di Palazzo Ducale alle udienze, perché nella ricerca della verità su avvenimenti tragici come il disastro ferroviario che ha sconvolto questa città, i cittadini devono essere sicuri di avere al loro fianco le istituzioni.

Aver incontrato la scorsa settimana Daniela Rombi e Marco Piagentini, rappresentanti dell’associazione “Il mondo che vorrei”, la onlus fondata dai familiari delle vittime della strage, mi ha molto colpito; la forza, e la delicatezza allo stesso tempo, con cui domandano di fare chiarezza su quanto accaduto quella notte, la capacità di chiedere con determinazione senza mai cedere ad azioni guidate soltanto dalla rabbia, lo sguardo al futuro, perché se da un lato c’è il desiderio di capire e di volere che le vittime siano rispettate, dall’altro c’è l’obiettivo che simili tragedie non si ripetano.

La reazione della comunità di Viareggio è, secondo me, un esempio straordinario di cosa significa fare comunità. I cittadini si sono stretti nel dolore, hanno pianto, hanno aiutato chi aveva bisogno di aiuto, hanno gridato dal dolore, hanno vissuto una tragedia profonda, ma hanno continuato a vivere, lottare, creare, farsi forza e mettere la loro passione nella vita collettiva.

Nessuno ha dimenticato, nessuno. Anzi. Nella loro scelta di non mollare, di non lasciare che Viareggio divenisse una città senza anima, c’è la più grande dimostrazione di amore verso coloro che hanno perso la vita la notte della strage.

La comunità di Viareggio – di fronte a una tragedia indescrivibile – ha saputo trasformare il dolore, mai svanito e che mai svanirà, in uno sguardo al futuro, che pone al centro un tema fondamentale come quello della sicurezza.

Anche per questo motivo, essere oggi al loro fianco mi emoziona e commuove. Da anni la città aspetta giustizia completa e risposte concrete alla strage.

In questa ricerca, la Provincia è con lei. Le istituzioni devono avere il coraggio delle scelte e questo Ente, da subito, ha compito quella giusta, ovvero di stare con i cittadini.

Confermo la decisione, anzitutto con la mia presenza, ma soprattutto con tutti gli strumenti possibili, qualora ci fossero altre azioni che la Provincia può compiere.

Per non dimenticare, perché non si ripeta”.

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ultimo aggiornamento: 30-09-2015


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