VIAREGGIO. “Presto gli utenti del servizio di erogazione idrica subiranno un aumento del 7% della bolletta. Nel caso di Gaia, società a capitale esclusivamente pubblico che dal 1° gennaio 2005 gestisce il Servizio Idrico Integrato, di 40 Comuni soci, questo aumento sarà giustificato dall’efficacia del servizio?”. Lo scrive Alessia Brogi, Segretario Nazionale di Nuova Civiltà Mediterranea.

“I cittadini di Forte dei Marmi, già nel gennaio scorso si erano mobilitati per il caro-bolletta dovuto all’addebito di partite pregresse a fronte di un servizio non sempre di qualità. Quelli di Pietrasanta sono ancora alle prese con l’inquinamento delle condotte per la presenza di tallio. Inoltre, l’Autorità Idrica Toscana che, in quanto autorità pubblica dovrebbe tutelare l’utenza, ha ritenuto che le tariffe applicate dal 2006 al 2011 erano troppo basse consentendo perciò a Gaia di recuperare il denaro caricandolo sulle fatture degli anni a venire. Stiamo parlando di 42 milioni da recuperare da qui al 2018.

Il problema di fondo è che i cittadini, per tenere in vita l’azienda idrica già pagano attraverso la tassazione generale dato che sono i soldi delle tasse a finanziare le quote che ogni Comune detiene in GAIA.

Ma sulla qualità dell’erogazione e più in generale sui piani industriali di GAIA, quale voce in capitolo hanno gli Enti soci? Cioè, quanto contano i cittadini?

Il Sindaco di Camaiore, insoddisfatto della politica tariffaria di Gaia, pur detenendo nella Società stessa una quota del 10,804%, un totale di 1.693.311 di azioni e un capitale versato di €. 1.794.909,66, per lamentarsi non ha potuto fare altro che presentare una mozione al suo consiglio comunale: nella pratica è poco più di una giaculatoria. E sempre a testimoniare la debolezza dei Comuni-soci il Sindaco di Pietrasanta (con l’8,757% delle quote e un capitale di €. 1.454.630,58), mentre firmava l’ordinanza di divieto dell’uso dell’acqua erogata nelle case del suo territorio, non ha potuto fare di più che esternare tutto il suo disappunto sugli organi di stampa. Nemmeno il peso del Comune di Viareggio (63mila abitanti, 21,363% delle azioni pari ai €. 3.549.172,56) può considerarsi più decisivo: La Società, come si legge sulla relazione di verifica del Ministero dell’Economia, datata 23 aprile 2014, ha mancato il rimborso dei mutui contratti dal Comune nel periodo 2005/2010. In altre parole Gaia è debitrice nei confronti del Comune ma non paga. Ma il Comune di Viareggio è in parte (21,363%) padrona dell’azienda che gli è debitrice. E’ una specie di gioco di scatole cinesi.

Come è possibile? Il Comune di Viareggio contrae mutui con le banche per fare le condotte fognarie, passa la proprietà di tali infrastrutture alla società a capitale pubblico Viareggio Patrimonio che quindi dovrebbe rimborsare al Comune le rate dei mutui, ma non lo fa. Motivo? Gaia che è il gestore, a sua volta non rimborsa i mutui alla Viareggio Patrimonio. Alla fine il Comune di Viareggio, non ammortizzando sui mutui resta indebitato ed il motivo è che l’azienda, che per una rilevante quota societaria è di sua proprietà, a sua volta non paga i propri debiti (versando in cattive condizioni finanziarie con un debito generale di 70 milioni di euro). Eppure, il Comune di Viareggio (creditore, ma paradossalmente, in quota, anche un po’ debitore di se stesso), sulle politiche gestionali e tariffarie di Gaia può dire poco o niente. Se l’Azienda Idrica non produce i risultati sperati, se si indebita, probabilmente come tutte le aziende ha bisogno di una revisione dell’organizzazione e forse di un diverso piano industriale nell’ottica della spending review. Ma i Sindaci-soci possono solo registrare le proteste sulla qualità dei servizi e all’aumento delle tariffe, senza che il singolo Comune non possa incidere.

Tutti i Comuni della Versilia dovrebbero unirsi facendo valere l’insieme delle proprie quote societarie in un’unica istanza di maggior controllo delle politiche gestionali della erogazione idrica. Non per altro, solo per fare contare le esigenze del territorio: per riportare il controllo dei servizi nelle mani dei cittadini. Quelli che pagano le tasse ed anche bollette sempre più care”.

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ultimo aggiornamento: 07-10-2015


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