VIAREGGIO. Al Viareggio servivano certezze. La vittoria sarebbe stata il modo migliore per ottenerle. Appuntamento rinviato di altri sette giorni (domenica prossima visita al Montecatini capolista). Non per questo Alessandro Pierini si perde d’animo. E anzi, la valutazione che compie del pari contro la Pianese è piena di aspetti positivi. “I ragazzi sono stati encomiabili per intensità e solidarietà l’uno con l’altro. A tratti abbiamo giocato bene. La Pianese ha 12 punti, eppure di occasioni non ne ricordo”.

Difesa a spada tratta della sua squadra, a prescindere da una classifica deludente frutto di risultati ben al di sotto delle aspettative. “Ci è mancata la concretezza, in compenso le lezioni del passato le abbiamo capite: siamo stati attenti, concentrati, senza mai mollare”. Il pubblico però si è spazientito ed ha palesato la propria insoddisfazione. “Il primo che vuole vincere sono io – dice -, al di là della mancata vittoria ai giocatori non si può rimproverare nulla: in campo hanno messo voglia, impegno e temperamento”.

Un Viareggio narcisista, terribilmente amante del pallone. Al punto da manifestare la tendenza a tenerlo più del necessario: “Quando finiamo in fuorigioco tante volte, la colpa è anche di chi ritarda il passaggio. Sono automatismi da perfezionare. Dobbiamo restare tranquilli, evitare la frenesia e sapere cosa stiamo facendo bene e cosa no. La strada è quella giusta”.

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ultimo aggiornamento: 11-10-2015


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