SERAVEZZA. Nuova puntata di A Spasso con Galatea, la rubrica dedicata all’arte, alla cultura, alla storia e alle tradizioni della nostra Versilia, realizzata grazie a Stefania e Tessa del blog Galatea Versilia.

Risaputa è la notizia che 12 ville e 2 giardini medicei sono stati inseriti nella Lista di Patrimonio dell’Umanità nel 2013. Molti immobili sono stati rimaneggiati, altri ristrutturati e alcuni sono diventati proprietà privata, ma come si presentavano al tempo dei Medici?
Per saperlo basta recarsi alla Villa Medicea della Petraia a Firenze per osservare le lunette dipinte dal pittore Giusto Utens, nome italianizzato di Iustus van Utens (nato a Bruxelles e morto a Carrara nel 1609).
Nel 1598 l’artista fiammingo venne infatti incaricato dal Granduca Ferdinando I de’ Medici di dipingere le proprietà più importanti per decorare la “sala grande” della Villa di Artimino. E lì le lunette, dipinte con un’estrema attenzione ai particolari, rimasero fino a quando i Lorena non vendettero l’immobile.
In origine le riproduzioni dovevano essere 17, ma quelle dedicate a Careggi, Cerreto Guidi e Artimino sono andate disperse probabilmente durante la presenza francese in Italia.
L’ultimo restauro ha evidenziato alcune differenze tecniche ed esecutive tra i dipinti che hanno portato a ipotizzare la presenza di collaboratori. Per tradizione vengono attribuite al pittore fiammingo le undici lunette realizzate all’interno di Palazzo Pitti prima del 1603 e non quelle che vedono protagoniste le ville di Cafaggiolo, Castello, La Magia, Lappeggi e Trebbio.
Le lunette sono state custodite nei depositi delle gallerie fiorentine per molti anni per poi essere esposte nel museo Firenze Com’era, chiuso qualche anno fa. Si è quindi pensato di allestire un percorso museale adatto alla loro esposizione all’interno di una delle ville medicee di proprietà pubblica e la scelta è ricaduta sulla Petraia.
Gli interni dell’edificio lasciano senza fiato e la visita è gratuita e caldamente consigliata!
(Non dimenticate di osservare la lunetta dedicata al Palazzo Mediceo di Seravezza) Risaputa è la notizia che 12 ville e 2 giardini medicei sono stati inseriti nella Lista di Patrimonio dell’Umanità nel 2013. Molti immobili sono stati rimaneggiati, altri ristrutturati e alcuni sono diventati proprietà privata, ma come si presentavano al tempo dei Medici?
Per saperlo basta recarsi alla Villa Medicea della Petraia a Firenze per osservare le lunette dipinte dal pittore Giusto Utens, nome italianizzato di Iustus van Utens (nato a Bruxelles e morto a Carrara nel 1609).
Nel 1598 l’artista fiammingo venne infatti incaricato dal Granduca Ferdinando I de’ Medici di dipingere le proprietà più importanti per decorare la “sala grande” della Villa di Artimino. E lì le lunette, dipinte con un’estrema attenzione ai particolari, rimasero fino a quando i Lorena non vendettero l’immobile.
In origine le riproduzioni dovevano essere 17, ma quelle dedicate a Careggi, Cerreto Guidi e Artimino sono andate disperse probabilmente durante la presenza francese in Italia.

(Foto: Galatea Versilia)
(Foto: Galatea Versilia)

L’ultimo restauro ha evidenziato alcune differenze tecniche ed esecutive tra i dipinti che hanno portato a ipotizzare la presenza di collaboratori. Per tradizione vengono attribuite al pittore fiammingo le undici lunette realizzate all’interno di Palazzo Pitti prima del 1603 e non quelle che vedono protagoniste le ville di Cafaggiolo, Castello, La Magia, Lappeggi e Trebbio.
Le lunette sono state custodite nei depositi delle gallerie fiorentine per molti anni per poi essere esposte nel museo Firenze Com’era, chiuso qualche anno fa. Si è quindi pensato di allestire un percorso museale adatto alla loro esposizione all’interno di una delle ville medicee di proprietà pubblica e la scelta è ricaduta sulla Petraia.
Gli interni dell’edificio lasciano senza fiato e la visita è gratuita e caldamente consigliata!
(Non dimenticate di osservare la lunetta dedicata al Palazzo Mediceo di Seravezza)

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