VIAREGGIO. Pericolo scampato. Il Cgc potrà disputare la gara di domani (17 ott) col Giovinazzo e tutte quelle interne al PalaBarsacchi almeno sino a Natale. Questa mattina il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha firmato l’ordinanza – valida per tre mesi – che permetterà ai bianconeri di disporre del palazzetto per le gare ufficiali, ma con una riduzione della capienza complessiva da 1870 a 1420 unità. Verrà infatti chiuso il settore lato mare (350 posti in totale) e verrà rivisto il piano esodo (firmato da Massimo Agostini, tecnico incaricato dal Cgc).
“Avevamo tre possibilità – ha detto il presidente Alessandro Palagi in una conferenza stampa last-minute con giornalisti e pure un gruppo di tifosi nella sede della società in via Veneto -: giocare al PalaBarsacchi, spostarci a Forte dei Marmi o ritirare la squadra dal campionato. Per fortuna abbiamo evitato quest’ultima ipotesi. Ringrazio la dirigenza del Forte, il vice questore Enrico Parrini per la collaborazione”.
Resterà a casa, il Cgc. Per questo Palagi estende i ringraziamenti “al sindaco Del Ghingaro, agli assessori Servetti e Mei, all’ingegner Biagiotti che ci è stato vicino durante questa fase, ed il liquidatore della Viareggio Patrimonio Donato Bellomo”.
“Spero che questa ordinanza sia l’inizio di un cambiamento che ci permetta di mettere definitivamente a norma il palazzetto e anche gli altri impianti sportivi. Faccio un appello agli imprenditori affinché forniscano un aiuto pratico, non chiediamo loro soldi. E anche le fondazioni bancarie dovrebbero mostrare maggiore attenzione nei confronti di Viareggio e delle attività sportive”, analizza Palagi.
Tre mesi di tempo, dunque, per effettuare i lavori necessari. Basterà? Difficile affermarlo adesso. Palagi, intanto, non esclude la possibilità di risolvere il problema delle luci: “C’è un’azienda disposta a sostituire quelle presenti con nuove a led, con un risparmio potenziale sulla bolletta del 60%. Dobbiamo valutare gli aspetti legati alla sponsorizzazione non solo per le gare di hockey ma anche quelle del Torneo”.
