PIETRASANTA. “Ridate senso alle parole patria e liberta’”: così il sindaco Massimo Mallegni ha salutato i circa cento ragazzi dell’istituto Don Lazzeri-Stagi di Pietrasanta che questa mattina hanno preso parte alle celebrazioni del 4 novembre. Prima in piazza Statuto, con la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti, poi nel chiostro di Sant’Agostino, i ragazzi sono stati invitati a riflettere sul sacrificio di tanti altri giovani che, loro malgrado, cento anni fa, si sono trovati a vivere il sacrificio della prima guerra mondiale. “Noi abbiamo il dovere di farci da tramite – ha proseguito Mallegni – di quello che all’epoca i vostri stessi coetanei e le loro famiglie patirono, altrimenti si corre il rischio che certe pagine di storia siano dimenticate. Voi avete invece un vantaggio: il privilegio di conoscere la lezione che i fatti di allora hanno lasciato, non siete inconsapevoli, attraverso di noi fate tesoro degli insegnamenti, siate propositivi, usate le vostre energie, il vostro bagaglio di conoscenze per portare un positivo contributo al dibattito democratico”.
Sono intervenuti alla celebrazione anche Enzo Stamati, presidente della Banca della Versilia Lunigiana e Garfagnana e, in rappresentanza dell’ANPI, Giuliano Rebechi che si è complimentato con l’amministrazione per il coinvolgimento delle scuole. A Berto Corbellini Andreotti è stato lasciato il compito del contributo storico: “Con l’art.11l’Italia democratica e repubblicana ha inteso individuare una via da percorrere nuova nella storia, quella dell’eticità della pace contrapposta all’eticità della guerra, caratteristica delle epoche precedenti. I risultati raggiunti sono ancora lontani dall’aver garantito un sistema stabile di contrasto e di superamento dei conflitti nel teatro mondiale. Tra il 1945 ed il 1989 le nazioni aderenti all’ONU hanno presso le armi 680 volte con oltre 20 milioni di vittime. Dal 1990 al 2005 si sono verificate 59 guerre con circa 4 milioni di vittime”.
Corbellini Andreotti ha lasciato ai ragazzi numeri concreti sulla guerra vissuta dal territorio: 372 i caduti di Pietrasanta, 1.651 della Versilia, 650.000 dell’intera Italia. E con loro 4.000 richiamati alle armi della Versilia, 4 milioni di soldati e 200.000 impegnati sul lungo fronte dallo Stelvio al Timavo. La Banca della Versilia Lunigiana e Garfagnana ha donato a tutti gli studenti partecipanti il recente volume “La Grande Guerra, il contributo della Versilia, Massa e Lunigiana” a cura di Andrea De Giorgio, con introduzione di Zeffiro Ciuffoletti e Berto Corbellini Andreotti.
A tutte le lapidi e a tutti i monumenti presenti sul territorio ha reso omaggio, in mattinata, una delegazione costituita dagli assessori Andrea Cosci, Cinzia Crivelli e Lora Santini, e da rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma.

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