MASSAROSA. Viareggio è una città che negli ultimi anni ha trattato male lo sport e con esso i suoi campioni. Ha snobbato le loro imprese sportive con irritante sufficienza, le ha fatte indebitamente proprie, prendendosi ingiustamente i meriti. Diletta Carli tre anni fa ha partecipato alle Olimpiadi di Londra, raggiungendo una finale. Ora sta creando le basi per guadagnarsi l’accesso a Rio 2016, non in staffetta, ma da sola. Nei 400 stile, la gara che più la aggrada, quella in cui sa di avere più margini di miglioramento. E di successo. Domattina (14 nov) il pubblico del “Mussi-Lombardi-Femiano” potrà ammirarla su quella distanza, il giorno dopo il trionfo negli 800 stile, che invece proprio non le piacciono. Eppure nel mezzofondo vola, a dispetto del personalissimo gusto. 8’18”39, primato personale e della manifestazione. In Italia, nella storia, solo Filippi e Pellegrini hanno fatto meglio. “Nei 200 e nei 400 le cose mi riescono più semplici”, ammette, anche se i 200 pian piano li sta abbandonando per dedicarsi alle altre due gare. Le Olimpiadi sono ancora un puntino lontano, non un pensiero fisso: “Non ci penso per il momento, ma voglio migliorare per questo mi alleno con intensità ogni giorno”. Il “Mussi-Lombardi-Femiano” è un meeting a cui Diletta è particolarmente affezionata: “Spero che presto torni a Viareggio, la piscina è la mia seconda casa”.

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Per Diletta Carli la vittoria sfuma nel finale. Ma nei 400 stile nuovo primato personale