CAMAIORE. Di nuovo, questa mattina, i lavoratori e la Fiom sono tornati davanti alla fabbrica di via Sterpi, mentre già sono arrivati i camion delle ditte chiamate a smantellare il sito produttivo.
“Noi sappiamo – scrive il sindacato – che la scelta della chiusura in queste modalità, è una scelta deliberata che taglia nei fatti ogni possibilità di proseguimento dell’attività della Oreste Pardini di Camaiore. Di tutto questo chi è responsabile? I lavoratori e il sindacato che nonostante tutto, continuano a tentare ogni via per difendere i posti di lavoro? Oppure è la proprietà, che ha scelto i tempi e i modi, spesso lasciandoci all’oscuro sul suo modo di procedere e sugli interessamenti che si erano manifestati per l’avvio di una trattativa, poi rifiutata, finalizzata alla cessione?”

“Quello che vediamo oggi è un progetto pianificato, finalizzato a liberare le aree aziendali nel più breve tempo possibile dai dipendenti e dai macchinari, ai quali generazioni di lavoratori hanno operato negli ultimi trent’anni. Quanto alle accuse di voler privare i lavoratori delle loro tutele, le respingiamo al mittente responsabile della situazione di fatto! Il sindacato ha il dovere di contrattare e di ricercare, come ha fatto per l’ottenimento della cassa integrazione, la soluzione migliore fino alla fine e questo è quello che stiamo facendo. Semmai la domanda è un’altra, carte alla mano; la proprietà può dire altrettanto? Venerdì prossimo è già stato fissato un incontro con azienda, sindacato e gli uffici della Provincia di Lucca, per esaminare i necessari adempimenti burocratici relativi alla cassa integrazione straordinaria e alla futura procedura di mobilità.
In merito ai chiarimenti intercorsi con il giudice o noi non ci spieghiamo, oppure è bene dirsi nuovamente quello che abbiamo compreso, ovvero che la proprietà può decidere come ritiene opportuno, tanto più che il soggetto che si era fatto avanti (Elexos spa, ndr) aveva messo per scritto anche la propria disponibilità a farsi carico degli eventuali contenziosi.
Tutto il resto è un inutile tentativo di coprire le proprie responsabilità e scaricarle sui lavoratori e sulla comunità camaiorese.

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ultimo aggiornamento: 17-11-2015


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