LUCCA. “La Provincia di Lucca, in merito al processo di riorganizzazione dell’ente a seguito della legge Delrio, è riuscita a dare garanzie ai dipendenti, ottenendo per tutti un collocamento futuro che salvaguarda sia gli aspetti retributivi che professionali, ma anche il mantenimento di una sede di lavoro coincidente con quella attuale, fatti salvi i casi di diversa e volontaria scelta dei dipendenti stessi”. Lo scrive Adolfo Del Soldato, consigliere provinciale con delega al personale.

“Pertanto quella della Cgil suona come un’interpretazione distorta tanto da far pensare ad una mancata o approssimativa lettura della normativa e degli atti della Regione Toscana e della Provincia di Lucca. Inoltre, da un punto di vista politico, la riteniamo una discutibilissima posizione, visto che l’intero Paese sta vivendo una situazione difficile per tutti i lavoratori, soprattutto per chi un lavoro non ce l’ha e quindi bisognerebbe collaborare e non creare paure infondate.

“Alle affermazioni della Cgil non si può che rispondere, ancora una volta, confermando quanto già comunicato alla stampa nel maggio scorso, ovvero che la Provincia in rapporto e in sinergia con la Regione Toscana e con gli enti locali nonché con la Prefettura, ha individuato i percorsi per tutti i dipendenti di Palazzo Ducale, nessuno dei quali è risultato in esubero.

“In questo senso, il motivo che ha portato ai cosiddetti nulla osta ‘negati’, comunicato formalmente ai dipendenti interessati, è legato al fatto che per loro è già individuata una posizione all’interno dell’ente. L’amministrazione in carica ritiene suo dovere primario difendere la funzionalità della Provincia, perché i servizi rimasti sono essenziali per i cittadini, qualunque sia l’esito finale delle riforme in corso: la tenuta delle strade provinciali e delle scuole secondarie di secondo grado e gli altri servizi rimasti (tpl e protezione civile) non possono essere lasciati sguarniti. E’ nostro dovere in questa fase delicata evitare danni che sarebbero irreversibili.

Adolfo Del Soldato (10 ott 2015) (27) (800x780)“Abbiamo lavorato nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini, perché abbiamo mantenuto un organico che ci consente di portare avanti, con determinazione, competenza e celerità, i tanti lavori che la Provincia continuerà a svolgere nell’interesse della comunità, e ci siamo preoccupati del futuro occupazionale dei dipendenti. Su questo aspetto e su quello della Polizia provinciale i cui posti di lavoro sono assicurati, per legge, nella Provincia o nei Corpi Municipali dei nostri Comuni, notiamo una voluta distorsione dei fatti. E ancora vediamo che una parte dei sindacati ha trattato male il tema dei precari legati al settore lavoro che, contrariamente a quelli di altri settori, hanno per legge l’assicurazione del mantenimento del posto di lavoro.

“Nel pieno rispetto dell’autonomia dei ruoli, mi permetto di dire che in questa fase dovrebbe essere sentita da tutti l’esigenza di pesare parole e atti. Con le migliori intenzioni si rischiano di fare danni gravi. Credendo di fare una facile propaganda si rischia di non essere capiti, o peggio condannati, da tanti nostri concittadini che un lavoro non lo hanno o lo hanno perduto, che hanno visto ridursi lo stipendio, che hanno dovuto chiudere un’attività economica o l’hanno vista soffrire sotto i colpi di una crisi che ha avuto conseguenze sociali pesantissime.

“Ribadisco, quindi, che la Provincia di Lucca non ha dipendenti in esubero. Nessun lavoratore ha perso o rischia di perdere il posto di lavoro. Nessun lavoratore vedrà diminuire la sua retribuzione”.

(Visitato 103 volte, 1 visite oggi)
TAG:
adolfo del soldato dipendenti esuberi Provincia di Lucca

ultimo aggiornamento: 19-11-2015


Dipendenti provinciali e comunali a lezione di digitalizzazione

Flussi turistici in provincia, l’estate 2015 premia la Versilia