VIAREGGIO. 11 voti contrari e appena 9 a favore: in consiglio comunale, sul rinvio della mozione sul dissesto finanziario, la giunta va sotto. Proprio nel momento in cui il sindaco Giorgio Del Ghingaro era ancora assente in aula.

La situazione si era fatta tesa già dalle prime ore quando la commissione urbanistica, convocata d’urgenza alle 9 per esprimere il parere sull’ordine del giorno aggiuntivo in merito al Centro Congressi, è saltata per il mancato numero legale.

“Sarebbe dovuto essere il dissesto il vero protagonista questa mattina in una gremita aula consiliare ma l’assenza del sindaco su un argomento così delicato ha finito per scaldare tutti, anche la cittadinanza intervenuta per assistere al dibattito”, scrivono in una nota i consiglieri comunali di minoranza Massimiliano Baldini (Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago), Alessandro Santini (Forza Italia), Rodolfo Salemi (Forza Italia), Maria Domenica Pacchini (Lega Nord) e Alfredo Trinchese (Lega Nord).

“L’assenza era a nostro dire ingiustificata e grave: è un dovere del sindaco esprimersi sul programma di mandato e sullo stato di dissesto, è lui ad imporre le sedute dei consigli comunali di mattina, scegliendo giorni ed orari a proprio piacimento, e finalmente riuscivamo ad affrontare un tema centrale dopo reiterate richieste tra cui una mozione approvata all’unanimità lo scorso 23 luglio. Per questi motivi affrontare un confronto sul dissesto senza il sindaco rischiava di essere un’offesa alla cittadinanza ed ai consiglieri comunali che la rappresentano, così, dopo oltre due ore di dibattito ed attesa, abbiamo chiesto che la discussione fosse rinviata ad un nuovo Consiglio comunale da tenersi entro 20 giorni alla presenza del primo cittadino, richiesta legittima e sostenuta dal buon senso, tanto è che, nonostante David Zappelli, capogruppo della Lista Del Ghingaro, avesse manifestato la volontà di proseguire, invitando la maggioranza a votare contro la nostra richiesta, questa è passata con 11 voti favorevoli e 2 astenuti (Puccetti e Troiso) a discapito dei 9 contrari.

Foto Vt
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“Richiesta dunque approvata e ‘maggioranza’ nel panico: ‘Ma come è possibile?’ si lascia scappare la presidente del consiglio comunale Gifuni, chiedendo che venga ripetuto il voto. Ma le opposizioni non ci stanno e chiedono rispetto in un clima surreale durante il quale la seduta viene sospesa ed il pubblico inizia a gridare allo scandalo. Qualche minuto di tensione ed ecco che improvvisamente si palesa il Sindaco per richiamare all’ordine i suoi, alcuni dei quali, però, nel frattempo se ne erano andati (De Stefano e Puccetti).

“Ripresi i lavori i tre scrutatori nominati, i consiglieri Battistini, Montaresi e Carraresi, fanno valere il loro ruolo e confermano la validità del voto senza alcuna esigenza di ripeterlo nuovamente: favorevoli 11, contrari 9, astenuti 2. Alle 12.30 la discussione sul dissesto viene rinviata e Del Ghingaro, come si suol dire, è ufficialmente andato sotto.

“Il sindaco prenda atto che questo risultato è figlio del suo atteggiamento: non partecipa alla conferenza dei capigruppo, non presenzia alle sedute consiliari, non ritiene di dover intervenire in consiglio comunale su un tema come il dissesto e man mano il numero di consiglieri comunali che prendono le distanze dal suo operato crescerà ulteriormente.

“Evidenziamo inoltre che, poco dopo, la delibera sul Centro Congressi è stata approvata con appena 12 voti a favore su 25 eletti, cioè con la sola maggioranza relativa”.

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