MASSAROSA. “E’ ormai dallo scorso aprile che noi genitori e familiari ci troviamo in una situazione di instabilità ed ansia, l’opposto di quello di cui avremmo bisogno a causa della volonta delle istituzioni di affidare il C.D.S.D. Biglie Gialle di Stiava ad una nuova gestione”.

Lo scrivono alcuni genitori dei ragazzi che frequentano il centro Biglie Gialle nel Comune di Massarosa.

“Oggi siamo venuti a conoscenza, ancora una volta a cose fatte e per vie informali che il 27 novembre p.v. la Coop attuale deve cessare la propria attività e il 1 dicembre subentra la nuova gestione. La coop CREA che gestisce il centro di Stiava da 20 anni ha garantito e creato condizioni di convivenza e socializzazione oltre ogni nostra aspettativa e sopratutto la cosa più importante la continuità, anchè grazie al fatto di aver potuto disporre della presenza dei soliti operatori, tutti aspetti ritenuti da noi genitori fondamentali e che improvvisamente vengono dissolti.
La qualità dei progetti e del rapporto con gli operatori ci ha sempre trovati soddisfatti, i progressi dei ns. figli, la qualità delle proposte, il rapporto positivo con gli operatori erano una certezza. Ci siamo sentiamo soli e abbandonati dalle istituzioni. Mai avremmo pensato che tutto questo fosse messo in discussione da chi avrebbe dovuto tutelarci e proteggerci. La nostra disapprovazione inizia dal momento in cui il centro è stato messo a gara e sopratutto per le modalità, con la formula del “global service”, dove l’aspetto principale ed essenziale del servizio offerto ai frequentatori viene valutato come quelli importanti ma secondari tipo pulizie e quant’altro”.

“Considerando che questo centro è un fiore all’occhiello del comune di Massarosa noi genitori mai avremmo pensato che fosse messo in discussione valutando anche il grande assenso e collaborazione e sinergia con le Associazioni, attività commerciali e delle scuole del territorio con cui il C.D.S.D. “Biglie Gialle” ha ampliamente collaborato nel corso degli anni. Se come affermano i vertici Asl e gli altri Enti coinvolti non si sta cercando il risparmio, ma è stato necessario mettere a gara il servizio per normativa, comunque non con il criterio del prezzo più basso ma dell’offerta ritenuta migliore perché non sono stati minimamente considerate le richieste e i requisiti che interessavano a noi utenti? Infine non capiamo arrivati a questo punto perché non si voglia aspettare l’imminente sentenza del 10 dicembre prossimo quando il TAR si pronunzierà in merito al ricorso presentato dalla Coop CREA attuale gestore e secondo classificato dalla valutazione della commissione di gara in base al quale il TAR aveva ordinato la SOSPENSIVA dell’appalto e sopratutto perché il tutto debba avvenire cosi bruscamente e non con un minimo di gradualità del passaggio alla nuova cooperativa dell’Emilia Romagna scelta dalle istituzioni per noi ed i nostri figli”.

(Visitato 304 volte, 1 visite oggi)
TAG:
massarosa

ultimo aggiornamento: 26-11-2015


Al via i lavori in piazza Cosci a Stiava

“Le agende chiuse negano ai cittadini il diritto alla salute”