MASSAROSA. “Come certamente sa bene il Consigliere Comunale Sisto Dati la questione relativa al ritardo nei pagamenti alle ditte non è un fatto che riguarda solamente il Comune di Massarosa, ma accomuna purtroppo tanti comuni in Italia”.

 Così il Sindaco del Comune di Massarosa, Franco Mungai e l’Assessore al Bilancio, Stefano Natali replicano alle affermazione del Consigliere Forza Italia apparse in un articolo del quotidiano La Nazione.

 “Si tratta – aggiungono – di un problema di cui siamo consapevoli, che ha molteplici ragioni e che il Comune sta affrontando tant’è che sono state intraprese diverse azioni per risolvere la situazione ed è stato stilato un apposito piano di rientro dei pagamenti in modo da saldare le ditte creditrici nei confronti dell’amministrazione comunale, sulla base dell’ordine cronologico delle liquidazioni.”

“Questo il piano di rientro dei pagamenti che è stato letto durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale: sono in fase di pagamento circa € 252.600 per spese correnti entro la fine dell’anno 2015, entro il 16 gennaio 2016 verranno messi in pagamento circa € 2.157.000 per spese di investimento, in assenza di diverse decisioni governative saranno sbloccati entro la prima decade di febbraio € 3.306.000 e infine in caso di accoglimento dell’emendamento Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) volto a conservare anche per tutto l’anno 2016 il limite di anticipazione di cassa maggiorato verranno sbloccati altri € 3.629.700 di pagamenti già nel mese di gennaio 2016.

Oltre al piano di rientro, l’amministrazione comunale ha in corso anche una operazione di factoring per fare in modo che le ditte possano farsi anticipare dalle banche a condizioni favorevoli gli importi delle fatture emesse.”

“Naturalmente, come detto in Consiglio Comunale l’altra sera -ribadisce l’Assessore al Bilancio Stefano Natali- fra le azioni necessarie da mettere in campo per mettere in regola i pagamenti alle ditte vi è quella del recupero del mancato gettito delle imposte locali dovute: infatti il bilancio dei Comuni è alimentato oggi, non come avveniva fino a qualche anno fa dai trasferimenti dallo Stato, soprattutto dalle imposte locali, risorsa principale al giorno d’oggi per i comuni per trasformare queste entrate in servizi di cui possono beneficiare tutti i cittadini.”

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