VIAREGGIO. Senza Sciapi e con Rosati a mezzo servizio, inibito da un fastidio al pube che proprio non vuole dargli tregua, la consistenza offensiva del Viareggio rasenta lo zero. Contro la Sangiovannese l’ennesima dimostrazione dell’anemia dell’attacco bianconero, povero di concretezza e pure di idee. Agli ospiti è bastato difendersi con dieci giocatori dietro la linea della palla e non concedere spazi per portar via un punto che certamente li rende contenti, mentre alle zebre resta la misera consolazione di aver portato a nove la striscia di risultati utili di fila.

Misera perché di queste nove gare, appena tre le ha vinte e sei ne ha pareggiate. Troppe. Qualcuno potrà obiettare, affermando che così ogni settimana la squadra di Pierini smuove una classifica che, a guardarla, fa rabbrividire, con la zona play-out paurosamente vicina. Era l’occasione buona per allontanarsi dalle zone paludose e respirare un’aria un po’ meno satura. Ma il Viareggio ha combinato ben poco per provare a meritarsi il successo. L’idea del tecnico – schierare Alagia da “falso nueve” – non ha pagato. Senza punti di riferimento, il Viareggio ha viaggiato a fari spenti quando doveva impostare la manovra.

Dopo la mezz’ora la Sangiovannese si era trovata costretta a fare a meno di Romanelli, grave infortunio al ginocchio (a proposito: auguri), mentre il Viareggio è stato vittima dei troppi errori e della scarsa lucidità dal centrocampo in su. Iniziative sporadiche e spontanee, l’unica degna di nota, quella elaborata da Rosati e Lobosco, verticalizzazione del primo, tiro centrale del secondo.

Nella ripesa, quando c’era da attendersi un Viareggio più coraggioso e affamato, è invece cambiato poco o nulla rispetto alla prima frazione. Cipriani non ha subito gol e questa è una delle poche note liete di giornata. L’altra è rappresentata dall’ingresso di Reccolani, che festeggia così la 300esima presenza con la maglia bianconera. Fuori Mariani e non Gorelli, avanzato in attacco proprio per l’emergenza che ha falcidiato la prima linea (out di nuovo pure Rubino).

Ci sarebbe pure un rigore per le zebre (fallo di meno in area di Papa) e forse pure un secondo (atterrato Rosati), ma appellarsi agli episodi arbitrali sarebbe esercizio deleterio e fuorviante per i bianconeri che escono dal campo con la sensazione che più di questo, non potevano fare. Il problema è proprio qui: dal mercato di riparazione, la possibile soluzione.

VIAREGGIO-SANGIOVANNESE 0-0

VIAREGGIO (4-3-3): Cipriani; Pedruzzi, Visibelli, Guidi, Lobosco; Mariani (26′ st Reccolani), Gorelli, Caciagli; Rosati, Alagia (17′ st Bartolini), Bruzzi. All. Pierini.

SANGIOVANNESE (3-4-1-2): Bettoni; Castaldo, Nocentini, Bini; Treghini, Mugelli, Camillucci, Papa; Vezzi; Romanelli (28′ pt Bucaletti), Regoli (44′ st Santi). All. Ruotolo.

Arbitro: Dell’Erario di Livorno.

Note: ammoniti Caciagli, Pedruzzi (Viareggio), Nocentini (Sangiovannese). Angoli 8-2. Recupero 1′ pt, 4′ st.

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ultimo aggiornamento: 06-12-2015


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