VIAREGGIO. “Domani a Roma l’Ass. 21 Luglio presenta una ricerca dal titolo “Quello che mi fa soffrire. Il disagio interiore dei giovani e delle famiglie rom residenti negli insediamenti istituzionali”. Quello che gli enti locali fanno fatica a comprendere, o non vogliono, è appunto il profondo senso di emarginazione che chi vive all’interno dei cosiddetti campi nomadi soffre da anni. Anche se istituzionalizzati e autorizzati, i campi sono luoghi di discriminazione, di esclusione dal contesto cittadino, dai quali si fa fatica ad uscire, quasi fosse impossibile emanciparsi da essi”. Lo scrivono i “Berretti Bianchi”.

“Da questo punto di vista anche l’Amministrazione di Viareggio è in ritardo nell’elaborazione di progetti che pongano al centro i quattro punti già da anni indicati come centrali dalla Strategia Nazionale di Inclusione di rom, sinti e caminanti: lavoro, abitazione, scolarizzazione e assistenza sanitaria.

Vorremmo che si tenessero ben presenti l’art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e l’art. 3 della Costituzione Italiana.

Come può sentirsi un ragazzino del campo rom di Torre del Lago che frequenta la scuola e che si trova in grande difficoltà nell’invitare un proprio coetaneo nel container dove vive? Come può sentirsi una ragazzina che si affaccia all’adolescenza a vivere in un campo con le fogne che  perennemente fuoriescono? Come ci si può sentire a vivere all’interno di un campo che non lascia intravedere alcuna possibilità di emancipazione?

Mentre ricordiamo i valori che hanno ispirato la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, oggi disattesi come non mai, la nostra città sta ancora discutendo se accogliere o meno poche decine di profughi, contemporaneamente la comunità rom aspetta l’attenzione di un’Amministrazione alla quale chiediamo di avere un occhio di riguardo verso i più deboli e gli emarginati. La città che vogliamo è una città accogliente e aperta, che non ha paura degli altri ma che anzi li rispetta e offre loro tutte le possibilità per un inserimento reale. E’ una città che non tollera discriminazione e chiusure di nessun tipo e che si adopera, soprattutto a livello istituzionale, per l’emancipazione e la dignità”.

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ultimo aggiornamento: 09-12-2015


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