VIAREGGIO. Lorenzo Sciapi ci sarà e questa, da sola, è una notizia che permette al Viareggio di presentarsi al “Blasone” di Foligno – campo tradizionalmente ostico – con un pizzico di fiducia in più e un po’ di apprensione in meno.

Ad un ritorno seppur eccellente fanno da contraltare le assenze di Rubino e Rosa Gastaldo. E poi ci sono i dubbi legati alla presenza di Rosati, che anche questa settimana non ha potuto allenarsi al 100% condizionato dai problemi all’inguine. Che fare? Rischiarlo dal primo minuto o limitarne l’utilizzo ad uno scampolo di gara, nella ripresa? Dilemma a cui Pierini deve trovare rapida soluzione, pensando alle eventuali alternative.

Che poi sono ridotte esclusivamente a Bruzzi, Alagia e Bartolini. Se Rosati non partisse dall’inizio, due di loro giocherebbero titolari, uno siederebbe in panchina. Il resto della formazione è nota consuetudine, con Gorelli che dovrebbe essere ancora preferito a Reccolani. Caciagli e Mariani completeranno la mediana, in difesa avanti con Pedruzzi, Visibelli, Guidi e Lobosco davanti a Cipriani. Inutile cambiare dietro, visto che numeri e rendimento danno ragione al reparto.

I problemi semmai sono davanti, perché la squadra non segna e spesso fa pure tremenda fatica anche a costruirsi palle-gol degne di essere definite tali. La classifica non permette di dormire sonni tranquilli, nove risultati utili di fila sono serviti solo a fornire convinzioni effimere a gruppo e giocatori. Servono vittorie, possibilmente in serie, prima di tutto per allontanarsi dalle zone paludose e poi per rimettersi all’inseguimento di chi comanda, obiettivo certamente più consono per un Viareggio che non deve accontentarsi di modesti e insipidi pareggini.

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ultimo aggiornamento: 12-12-2015


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