VIAREGGIO. Tre punti sotto l’albero sarebbero stati meglio di uno. E il Viareggio se li sarebbe pure meritati. Non avrà fatto stropicciare gli occhi, ma almeno ha fatto spellare le mani a buona parte del pubblico – parte della tifoseria ha intonato cori di contestazione all’intervallo e alla fine -, per la determinazione che ha messo in campo, raccogliendo relativamente poco contro un Gubbio rivoluzionato dopo il mercato di riparazione. Il rimpianto c’è, non tanto per questa partita quanto per le precedenti, nelle quali le zebre sono state spesso assenti ingiustificate in quanto a spirito di sacrificio.

Quello che si è visto per novantacinque minuti, a fronte di un assetto tattico che ha sorpreso un po’ tutti: messo in soffitta il 4-3-3 (o 4-3-2-1 per gli amanti dei numeri), Pierini ha schierato i bianconeri con un inedito 3-4-1-2. Fiale titolare per la prima volta, Bartolini play-maker, Alagia dietro Sciapi e Bruzzi. Il passaggio dalla retroguardia a tre ha scombussolato gli interpreti, vedi vantaggio ospite griffato Zuppardo lasciato desolatamente solo a due passi da Cipriani.

Ma questo Viareggio ha saputo rialzare la testa. Per poi riabbassarla per attaccare, produrre occasioni a getto continuo, magari non nitidissime, evidenti segnali di una squadra viva, seppur priva di Rosati, Reccolani (entrambi in panchina, ma di fatto inutilizzabili), Rosa Gastaldo e Caciagli. Gente così non si regala. Il Gubbio dopo il vantaggio si è limitato a contenere e a ripartire. Il 2-0 lo ha sfiorato una volta alla mezz’ora ed una in avvio di ripresa, quando Benedetti aveva messo piede in campo al posto di Bruzzi.

E’ un amuleto, Lorenzo. Che al Gubbio aveva già fatto male due volte nel 2013 e che non si è smentito neppure stavolta. Prima il palo, poi il gol. Cercato, voluto, conquistato. Si è aperta una fase in cui il Viareggio ha spinto perché ha creduto di poterla pure farla sua questa partita.

Non ci è riuscito perché non ha trovato il colpo letale, ha protestato per un contatto in area su Benedetti ma quando è rimasto in dieci per l’espulsione a Bartolini ha badato a conservare un pari che è pur sempre meglio di una sconfitta. Vero che le dirette concorrenti (Ponsacco, Sangiovannese e Pianese) hanno tutte vinto e che adesso le zebre sono (ipoteticamente) ai play-out. Dettaglio che appare superfluo di fronte ad una prestazione finalmente convincente.

VIAREGGIO-GUBBIO 1-1

VIAREGGIO (3-4-1-2): Cipriani; Visibelli, Fiale, Guidi; Mariani, Gorelli, Bartolini, Lobosco (34’ st Pedruzzi); Alagia; Sciapi (47’ st Diana), Bruzzi (1’ st Benedetti). All. Pierini.

GUBBIO (4-4-2): Volpe; Bartoccini, Marini, Schiaroli, Degrassi; Ferretti (26’ st Bortolussi), Tibolla, Cuccia (32’ st Barbacci), Ferri Marini; Crocetti (13’ st Sciamanna), Zuppardo. All. Magi.

Arbitro: Marcenaro di Genova.

Rete: 9’ pt Zuppardo, 8’ st Benedetti.

Note: espulso al 41’ st Bartolini (Viareggio). Allontanato dalla panchina il preparatore dei portieri del Viareggio Mannini. Ammoniti Bartolini, Gorelli, Guidi, Mariani (Viareggio). Angoli 3-3. Recupero 1’ pt, 4’ st.

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ultimo aggiornamento: 20-12-2015


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