VIAREGGIO. Dispensa elogi e complimenti alla squadra e non perché il Natale è alle porte. Alessandro Pierini non ha le fattezze di Babbo Natale, né la sua stessa missione: fare regali è compito dell’omone di rosso vestito. Sarebbe stata una domenica perfetta se i punti sotto l’albero fossero stati tre e non uno, ma contro il Gubbio il tecnico ha visto ciò che dal Viareggio voleva: il cuore, prima di tutto. “Sono orgoglioso dei ragazzi, per la prestazione di oggi ma anche per la dedizione e l’impegno che ci hanno messo sino ad oggi. Noto troppe critiche ed un eccessivo pessimismo all’esterno, non meritiamo tutto questo”, afferma Pierini che fa da scudo tra l’ambiente e lo spogliatoio.

Costretto a rivedere il suo credo tattico e a proporre un 3-4-1-2, materia sconosciuta nelle prime sedici gare di campionato. “Potremmo anche riproporlo in futuro questo sistema – dice il tecnico -, alla base di questo cambiamento non c’erano soltanto gli infortuni. Bisogna però tenere in considerazione il discorso quote”.

Pierini non si mostra critico, né puntiglioso. Di fatto, apprezza tutto ciò che la gara col Gubbio ha lasciato in dote: “Abbiamo dimostrato che non siamo morti, lo spirito di sacrificio c’è stato da parte di tutti, siamo stati bravi in tante cose e qualche errore ci può anche stare. Non dimentichiamoci che abbiamo affrontato una signora squadra contro il Gubbio. Io sono contento di questi ragazzi, hanno voglia di crescere e migliorare. Ci hanno messo l’anima, sono stati encomiabili”.

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ultimo aggiornamento: 20-12-2015


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